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1700 alloggi pubblici cambiano gestore, perchè?

Il Comune scalza l’Ater dalla gestione delle case pubbliche, sarà meglio e più produttivo?

E' di alcune settimane fa la notizia apparsa sulla stampa locale che il Comune di Padova, Il Sindaco Giordani e l'Assessore Benciolini, hanno, deciso che i 1.700 alloggi di sua proprietà saranno, da ora in poi, gestiti direttamente dal Comune, in House, mediante l'Azienda APS holding, partecipata al 100% dal Comune.

Decisione che preoccupa alcuni inquilini che si son rivolti in questi giorni al nostro sportello di UGCons. E in verità la decisione, lascia perplessi, anche noi,  per una serie di motivi:

Innanzitutto ci domandiamo se la finalità sociale cui sono destinati gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, possa coniugarsi con una gestione con imprinting “produttivistico”, quale quello praticato normalmente da APS nella gestione dei suoi servizi.

 Come Associazione  ci chiediamo inoltre, se tale decisione, vista l'emergenza abitativa che la Città sta vivendo, sia stata per lo meno intempestiva, visto, che al momento, non risulta ,che sia stato già approntato un adeguato, (sul piano della qualità professionale, ed efficienza), sistema di conduzione alternativo, creando un pericoloso "vuoto gestionale".

In Particolare ci poniamo queste domande da cui attendiamo puntuali risposte:

· L'Ater gestiva male tali alloggi?;

· Aps, che non risulta avere attualmente al suo interno alcuna competenza in materia di gestione immobiliare, farà meglio di Ater?;

· Quali sono i motivi che hanno indotto il Comune a prendere tale grave decisione?;

· Risulta vera la voce che la decisione è stata assunta perché la gestione diretta consentirebbe un modesto risparmio di spesa per il Comune a fronte di spese per le previste nuove assunzioni 

( 7 dipendenti), e per il necessario know - how ?;

· Ha rilevanza il fatto che con tale decisione verranno a mancare all'Ater introiti per un milione 200 mila euro?;

· Con quali modalità si procedrà per le nuove assunzioni previste?

· Cosa cambierà realmente per gli attuali inquilini, ad esempio per quelli del “quadrilatero Portello”?

· Saranno proseguite le politiche di investimento per le ristrutturazioni con le risorse che aveva già destinato Ater nel proprio bilancio?;

· Come si procederà per il recupero dei crediti per mancati introiti di canoni pregressi?;

Insomma, per dirla tutta, non è che questo episodio, svela l’ennesimo mancato dialogo con le Istituzioni e Realtà Cittadine, dopo quello con le Associazioni dei  Commercianti e l’Università?

Sono preoccupazioni che legittimamente attendono ora adeguate e pronte risposte, per rassicurare i cittadini, i lavoratori e le famiglie interessate, che in questo delicato momento di crisi abitativa, stanno vivendo sulla propria pelle, che attendono, piuttosto, concrete risposte, su come trovare, oggi, un alloggio adeguato, a Padova a prezzi calmierati, invece che un cambio di guardia nella gestione dei 1.700 alloggi, sul quale, oggi, poco si sa, contravvenendo, a quella doverosa trasparenza delle  decisioni, e, puntuale informazione ai cittadini di queste, che ogni Pubblica Amministrazione dovrebbe adottare.

Ottobre 2024

Sebastiano Arcoraci

Sportello del Consumatore - UgCons Padova


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