Non è sicuramente un periodo storico pacifico quello attuale per la Messina calcistica, a tenere banco ci sono le rivoluzioni che l'ACR ha sancito per vie ufficiali negli ultimi giorni, ma che meditava e programmava già da diverso tempo.
Uno dietro l'altro, i giocatori che hanno contribuito alla promozione non sono stati riconfermati per la prossima stagione, da Caruso e Cretella passando per Foggia e Aliperta, elementi non reputati idonei per affrontare un campionato come la Serie C.
E' giusto rivoluzionare totalmente una squadra ben amalgamata dal punto di vista tecnico ma anche umano?
Analizziamo la situazione da due punti di vista differenti:
- Squadra che vince non si cambia, è questa una delle leggi non scritte del calcio, un gruppo solido e compatto come quello della passata stagione, con qualche innesto d'esperienza, poteva proseguire insieme e dire la sua tra i professionisti.
Ipotesi ambiziosa, di cuore, ma non del tutto fattibile considerando le difficoltà che presenta un campionato come la Serie C, in cui si affronteranno delle vere e proprie corrazzate come Palermo e Foggia o le ambiziose Paganese e Avellino.
- Il secondo punto di vista molto radicale, percorre una strada più tortuosa, dove non si bada alla voce del cuore, ma è la razionalità a farla fa da padrone.
Via tutti quindi! Dirigenti e calciatori che hanno contribuito alla promozione. Riorganizzare a 360 gradi l'ACR Messina, in modo tale da renderla il più competitiva possibile per la Serie C, con giocatori di caratura tecnica e di esperienza superiore, almeno secondo le visioni della società.
Le scelte più radicali sono sempre quelle più discutibili e difficili da accettare per i tifosi, ma spesso si rivelano le più azzeccate.
Tutto ciò non ha risparmiato qualche critica (per usare un eufemismo) nei confronti di Sciotto, con striscioni e contestazioni che non sono venuti a mancare, e che caratterizzano da sempre il rapporto tra il presidente del Messina e i tifosi.
Il minimo comune denominatore dell'attuale circostanza è un evidente ritardo nella programmazione della prossima stagione.
Mentre ci sono squadre che giocano la Serie C da diversi anni, e sono ormai consolidate in questo campionato, l'ACR Messina oltre ad un cambio dirigenziale e tecnico deve affrontare un salto di categoria.
Doppi sforzi quindi per riuscire a dare un impatto positivo nel prossimo torneo che i ragazzi di mister Sullo andranno ad affrontare in modo tale da evitare di incombere in una stagione in cui i biancoscudati si ritrovino a rischiare l'immediato ritorno tra i dilettanti.
Le contestazioni di certo non si placheranno, Lo Monaco non sarà mai accettato dalla tifoseria a causa di alcune dichiarazioni scomode fatte in passato nei confronti del Messina, magari si potrà andare incontro ad un forzata convivenza, dettata dai risultati positivi che potrebbero arrivare.
Come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco persiste la 'grana' stadio, infatti i giallorossi per l'inizio della prossima stagione non giocheranno le partite casalinghe al 'Franco Scoglio' per interventi di messa a norma; l'ACR quindi si trasferirà allo stadio 'Luigi Razza' di Vibo Valentia, senza poter contare sul fattore campo almeno per le partite casalinghe.
I tifosi si sarebbero aspettati un periodo tranquillo, in attesa di godersi la propria squadra nella tanto attesa Serie C, ma invece è un'estate rovente per Messina, non solo dal punto di vista climatico.
Piero Inferrera
Foto: Isolino
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