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Al G7 del lavoro decisioni importanti

Anche se, inspiegabilmente, è stato oscurato da tutti i media, il G7 svoltosi in Sardegna, nelle scorse settimane, ha assunto decisioni davvero importanti per il futuro del lavoro, rappresentato oltre che dai Ministri del Lavoro anche dalle forze sociali dei 7 Paesi ( peccato per la esclusione immotivata di alcune Sigle Sindacali e Datoriali).

Se tale decisioni avranno un seguito operativo, nei 7 Paesi aderenti, si inciderebbe significativamente sul modo, sul come, sul quando, e, sul quanto lavorare, specie per le nuove generazioni.

Innanzitutto va evidenziata l'attenzione, posta nella Dichiarazione Finale del Documento firmato dai 7, sulla "centralità della persona" nelle politiche del lavoro.

A testimonianza delle enormi ricadute, che l'intelligenza artificiale, avrà in questo delicato settore della nostra vita, adottando opportunamente delle "contro- risposte" dell'uomo sulla I.A., (riportate nell'Allegato 1), basate, in particolare, su :

  • automazione dei processi

  • privacy dei lavoratori

  • selezione e distribuzione del lavoro fra i lavoratori, con nuovo equilibrio fra tempi di vita e tempo di lavoro

  • trasparenza delle decisioni

  • incrocio in modo efficace fra domanda e offerta di lavoro

  • professionalità richieste in futuro

  • investimento di risorse nell'acquisizione delle nuove competenze tecnologiche

  • valorizzare la contrattazione collettiva

  • previsione dell'invecchiamento della popolazione attiva ( over 65), e riduzione di 1/3 dei lavoratori

  • portare più donne al lavoro quale diritto irrinunciabile alla loro piena realizzazione

  • promozione invecchiamento attivo e in salute

  • investire nella formazione dei lavorator, anche nei Paesi di origine nei processi di migrazione

  • misure per la sicurezza dei lavoratori, specie nel percorso casa lavoro (ove si son rilevati i maggiori incidenti)

  • attivare iniziative di partenariato fra Paesi del Nord e del Sud del Mondo

  • rafforzare l'economia sociale e verso le persone fragili

  • accogliere le istanza dei rappresentanti delle parti sociali e datoriali

    Inoltre il G7 ha preso atto della variegata e multiforme composizione della forza lavorativa attuale, composta oggi da ben 5 generazioni.

    Composizione lavorativa che, dunque, pone il problema di un basso tasso attuale di sostituzione, impedendo ai giovani l'ingresso al lavoro, e, il trasferimento ai giovani, delle competenze professionali in possesso dei lavoratori Senior.

    Come si vede un Panel molto significativo di interventi previsti a breve, e, che potranno aiutare e valorizzare il fattore lavoro, anziché il solo fattore finanziario, come motore fondamentale per lo sviluppo armonico delle Società Civili Mondiali, post- moderne di oggi.

    Temi affascinanti che il mondo Politico, sociale e economico dovrebbe cominciare ad affrontare seriamente e, a cui, dare soluzioni adeguate.

    Una sfida importante, per i prossimi 5 anni, cui i Paesi del Mondo civile non potranno sottrarsi, pena la diminutio del ruolo dell' uomo negli importanti cambiamenti che sono già in atto.

    Sta ora agli attuali protagonisti dimostrare la loro capacità di cogliere i nuovi bisogni offrendo nuovi spazi al "merito" e alle competenze oggi necessarie.

    La domanda dunque ora é se un G7, e le sue decisioni, basteranno a cambiare veramente le cose o, se, ancora una volta, Documenti e Simposi, saranno solo l'ennesimo alibi di intere generazioni che, in realtà, non intendono "cambiare davvero".

    24 Settembre 2024

    #sebastianoarcoraci#lavoro#G7#decisioni#






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