Pace del Mela (Me). Il tema rifiuti è un argomento di rilievo che al momento interessa in generale la regione Sicilia perché, in sintonia con l’emergenza rifiuti in atto, considerato l'ormai cosciente strapienone delle discariche, riguarda anche gli inceneritori o termovalorizzatori e questo anche perché, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato qualche giorno fa di voler adottare questa tecnologia per risolvere il problema. Per molti, tra ambientalisti e partiti di opposizione questo annuncio ha determinato notevoli osservazioni perché, questa soluzione viene considerata una decisione anacronistica da discutere al Parlamento Siciliano. Di fondo il punto che il Piano Regionale dei rifiuti urbani pubblicato in Gazzetta Ufficiale un mese fa circa, non contemplerebbe alcunché di inceneritori ed un possibile aggiornamento sarebbe possibile tra non meno di sei anni. Oggigiorno non esistono in Sicilia tali impianti ma discariche pubbliche e private ed impianti di recupero seppure questi, è palese che siano ritenuti di numero esiguo rispetto al bisogno effettivo perché, vi è in atto una dichiarata emergenza rifiuti. L’opzione maggiormente accreditata a sostegno di ciò è che, a livello europeo, la gestione dei rifiuti, secondo le direttive, dovrebbe essere gestita con smaltimento e recupero a scambio ottimale, principio della prossimità o autosufficienza senza connettere grandissime porzioni di territorio, potendo confluire nei termovalorizzatori solo rifiuti che non vengono riciclati e recuperati, solo il residuo ( quantificato ad una percentuale del 20% che non sia plastica, carta, cartone e legno) e che comunque non scompare del tutto ma viene ridotto di ⅕.
La discussione comunque non si ferma mica tra le aule dell’Ars di Palermo ma, guardando, dove i problemi si toccano con mano specialmente perché trattasi di inquinamento, in particolare gli ambientalisti si sollevano a gran voce e l’argomento inceneritore dalla regione siciliana è arrivato sino all’aula della seduta comunale del 14 giugno del comune di Milazzo, dove ha determinato malumori politici toccando da vicino anche il sindaco del comune e suscitando ferme note di replica della consigliera comunale di Pace del Mela, Angela Bianchetti, che si riportano di seguito integralmente: “ Grave e diffamatoria l’affermazione del sindaco Midili che ieri, durante la seduta del consiglio comunale, ha affermato che la mafia e gli ambientalisti abbiano lo stesso obiettivo. Mi sento offesa come ambientalista, come mamma della Valle del Mela che lotta contro il tumore e donna delle istituzioni. Noi, ambientalisti, difendiamo la salute pubblica, l’ambiente e contrastiamo la mafia anche quella dei colletti bianchi mettendoci la faccia e la firma. Il sindaco di Milazzo ad oggi non ha messo in atto nessuna azione a tutela della salute dei cittadini nonostante riveste il ruolo di massima autorità sanitaria locale. Anzi, in sede ministeriale, nel riesame sui serbatoi della Raffineria, non ha tutelato il suolo, le falde ed il mare, dovrebbe avere il coraggio di riferire pubblicamente nomi e cognomi e spiegare fatti e circostanze. La sua affermazione è di una gravità inaudita. Non posso accettare tale accostamento e chiederó l’intervento delle istituzioni preposte affinché facciano luce su tale dichiarazione. Nella stessa seduta il sindaco di Milazzo si è dichiarato a favore dell’inceneritore. Fino a qualche mese fa affermava la sua contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore, un cambio di opinione dovuto possibilmente alla vicinanza politica con il presidente Musumeci. Ormai è diventata consuetudine, i cambi di opzione del sindaco Midili sono all’ordine del giorno”.
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