Il primo cittadino di Barcellona P.G., Pinuccio Calabrò, ha declinato formalmente all’invito di una conferenza stampa convocata dal sindaco metropolitano Cateno De Luca Il 5 novembre 2021 nell‘aula consiliare di palazzo Longano. Autorizzata la concessione dell’aula a De Luca, dal presidente del consiglio comunale, il primo cittadino Calabrò nella lettera di declino all’invito, condividendo l’intento di consegnare ai cittadini un’opera che, a conclusione di un percorso procedimentale compiuto, sia pienamente funzionale e munita di ogni requisito, in special modo di quelli attinenti alla sicurezza, rimanda all’esaustiva conferenza stampa di martedì 26 u.s. , dichiarando comunque l’Ente essere sempre disponibile a partecipare ad un tavolo tecnico istituzionale che sia momento di proficuo confronto e di fattuale sinergia utile ad assicurare l’operatività dell’infrastruttura nei tempi più celeri, qualora i riscontri che saranno forniti alla richiamata nota prot. n. 55412/2021 evidenziassero la permanenza di profili di criticità.
Di seguito si riporta parte di quanto il primo cittadino Calabrò scrive nella lettera di risposta:
“ D’altra parte, nella questione rilevano aspetti squisitamente tecnici, come risulta dai contenuti della nota prot. n. 55412 del 28.10 u.s. con cui il Dirigente del V Settore di questo Comune, avuto riguardo alle ordinanze dirigenziali nn. 56 e 57/2021 (della Città Metropolitana) relative al ponte in argomento, ha chiesto al RUP, al Direttore dei Lavori, al Collaudatore statico, nonché all’Ufficio del Genio Civile, “… di relazionare sullo stato dell’appalto, avuto particolare riferimento all’emissione del certificato di ultimazione dei lavori ex art. 12, D.M. 7 marzo 2018, n. 49, nonché agli ulteriori adempimenti previsti dal richiamato D.M. n. 49 del 2018, al collaudo statico, se lo stesso era stato depositato alla data di emissione delle ordinanze e dell’agibilità provvisoria rilasciata sopra richiamate, il riferimento normativo in base al quale si è proceduto all’apertura dello stesso Ponte. Si chiede, altresì, nel caso in cui i lavori dovessero risultare ultimati (ancorché a tutt’oggi si riscontri la presenza di maestranze al lavoro in cantiere) e ne ricorrano le condizioni di legge, di indicare a questa stazione appaltante gli adempimenti di competenza ai fini di quanto previsto dall’art. 102, D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50”. Nulla si sa ancora sull’ eventuale citazione in giudizio per diffamazione per le “reiterate offese web” attenzionate dal primo cittadino del Longano. ©
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