La mancanza cronica di personale tra le truppe del Consorzio per le Autostrade Siciliane resta insopportabile al punto che lo stesso funzionario Ietto responsabile del Servizio Esazione Pedaggio ai caselli ha richiesto sabato scorso di essere sollevato dall’incarico della linea, in quanto si sente "impossibilitato, nonostante gli sforzi, a cercare di coprire le attività dei tecnici di categoria. L'inghippo poggia sul fatto che il Direttore Generale dell'Ente regionale Calogero Franco Fazio ha ridotto mesi fa già del 40% la pianta organica e non si riesce a "tirare un ragno dal buco" con un potenziale umano da 700 a 400 unità. Bisogna compiere le trattative senza dilatare ancora le difficoltà oggettive per il personale e per i fruitori delle autostrade. Le responsabilità della gestione del Cas, denunciate in questi mesi dalle Organizzazioni FILT CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti per le risorse occupazionali (ATE, tecnici, amministrativi e operatori tecnici), continuano a persistere, creando gravi disservizi lungo il percorso autostradale con file infinite ai caselli e rallentando i lavori di manutenzione della rete che tutti ci attendiamo. Eppure i sindacati avevano sospeso le procedure di raffreddamento alla Prefettura di Messina con la speranza di ricavare delle chance nell'immediato futuro.
"Una situazione inaccettabile - sentenziano i responsabili di tutela lavorativa Garufi, D’Amico e Passari - in tutte le sedi, l'ultima a Palermo lo scorso 30 ottobre, all'Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, in cui è stata chiesta ufficialmente da parte del direttore generale Salvatore Lizzio una dettagliata relazione sulla incognita dipendenti (tra numero e tipo di contratto part time) al direttore generale del Consorzio". Da quest'ultimo, le parti sociali non hanno ancora ricevuto alcuna risposta concreta e certezza sui tempi.
I turni dei tecnici esattori del Consorzio spesso rimangono vacanti a discapito dell'assistenza e dei servizi all'utenza che giustamente frequenta la rete autostradale siciliana.
"Siamo pronti alla mobilitazione affinché la Regione Siciliana - tuonano le sigle sindacali - assuma al più presto gli opportuni provvedimenti su questa gestione fallimentare e pericolosa".
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