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Marcella Ruggeri

Crisi Idrica Messina, incontro da rifare in commissione all'Ars. Basile: “Responsabile è la Cabina Regia e contesto i vertici assenti”

L‘emergenza idrica di Messina arriva all’Assemblea regionale siciliana in IV Commissione ma le figure più importanti che dovrebbero rispondere tecnicamente e politicamente non si presentano ovvero l'assessore Regionale per l’Energia e i Servizi di Pubblica Utilità Giovanni Di Mauro, il dirigente del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti Arturo Vallone e il dirigente della Protezione Civile e coordinatore della cabina di regia Salvatore Cocina. Il sindaco Federico Basile invece accompagnato dall’assessore Francesco Caminiti, dal direttore generale Salvo Puccio e dalla presidente di AMAM Loredana Bonasera ha illustrato un dettagliato report sulla gestione della crisi idrica, rimarcando le difficoltà con cui l'Amministrazione Comunale si è dovuta interfacciare. Oltre a registrare questa inquietante assenza delle cariche istituzionale e dei dirigenti competenti, il primo cittadino di Messina ha sottolineato le responsabilità attribuibili alla cabina di regia regionale, che ha negato al territorio un incremento dell'erogazione di acqua, nel momento critico dell'emergenza.

La richiesta di interlocuzione sulla gestione della vicenda è stata mediata dal deputato di Sud chiama Nord Pippo Lombardo. A partecipare alla riunione l’ing. Duilio Alongi dirigente del Dipartimento Tecnico e l’avv. Francesca Spedale dirigente responsabile del Servizio Concessioni Idriche.

In questo primo colloquio, l’Amministrazione Comunale peloritana ha ribadito le incongruenze contenute nella nota del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, definendo le conclusioni cui è giunto il dipartimento errate e fuorvianti.

È stato ribadito che i dati considerati dal Dipartimento risultano chiaramente incompleti, poiché non tengono conto delle perdite lungo la rete idrica. Sebbene la portata media disponibile per la città di Messina, proveniente da tutte le fonti di approvvigionamento, sia pari a 1010 litri al secondo (l/s), la quantità effettivamente erogata ai rubinetti è di soli 427 l/s. Questo dato è ben lontano dal fabbisogno medio stimato di 980 l/s, evidenziando così un notevole divario tra la disponibilità teorica e l'effettiva erogazione, divario attribuibile principalmente alle perdite idriche non contabilizzate nelle stime fornite dal Dipartimento.

Inoltre, i dati evidenziano che, a fronte di una volumetria complessiva di oltre 34,7 milioni di metri cubi annui di acqua prelevata dalle fonti, il volume effettivamente fatturato all'utenza ammonta a circa 14,6 milioni di metri cubi. Anche una semplice analisi di questi dati mostra chiaramente come i valori utilizzati dal DAR siano incongruenti, contribuendo all'errore contestato. Questo divario significativo tra l'acqua prelevata e quella fatturata evidenzia ulteriormente le criticità non considerate dal Dipartimento, come le perdite idriche lungo la rete.

Il Sindaco Basile e la delegazione messinese hanno richiesto la convocazione di una nuova seduta, sottolineando l'importanza di un confronto diretto con gli interessati istituzionali, per garantire risoluzioni adeguate e concrete alle esigenze della città di Messina.

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