“Un colpo al cuore della memoria storica e architettonica della nostra città, già messa a dura prova mentre si perpetua l’aggressione al nostro territorio”. Così, interviene il Coordinamento di CentroSinistra di Milazzo a seguito della demolizione del villino Buccafusca situato in via Cumbo Borgia del centro mamertino e incalza: “Cancella una delle ultime testimonianze della Belle Époque a Milazzo”.
“L'Amministrazione continua a imporsi con opere discutibili e spesso deturpanti, come quelle a Piazza Marconi, Piazza Nastasi e l'area sotto le mura del Castello, senza alcuna visione di tutela e rispetto per il paesaggio urbano – proseguono gli esponenti di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Europa Verde e Rifondazione Comunista -. Ancor più grave è l'assenza di un intervento responsabile da parte del Consiglio Comunale, che, abdicando alla propria funzione esclusiva, consente ai privati di dettare le trasformazioni urbanistiche, come fosse questa la nuova regola per un luogo un tempo rinomato per la sua bellezza e qualità della vita”.
Secondo il Coordinamento politico, Milazzo oggi si trova purtroppo ai primi posti in Italia per consumo di suolo, confermandosi come esempio negativo in Sicilia e in tutto il Paese (stante ai dati del 2022 il cemento copre ormai il 33,8% del territorio). Secondo i dati ISPRA, l’Italia perde 19 ettari di suolo al giorno e Milazzo contribuisce pesantemente a questa cifra, con palazzi che sorgono dove erano previsti servizi pubblici, e un’Amministrazione impegnata a investire in opere tanto costose quanto inutili, se non addirittura dannose.
Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Europa Verde e Rifondazione Comunista ribadiscono la necessità di un’alleanza tra tutte le sensibilità progressiste, antimafiose e legate alla legalità, per arginare il degrado e guidare Milazzo verso uno sviluppo equo, sostenibile e rispettoso del territorio. Oggi più di prima.
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