Enrico Letta, ex Presidente del Consiglio, in carica per poco più di un anno dal 2013 al 2014, si esprime in merito alle elezioni valide per promuovere il nuovo Presidente della Repubblica, sostenendo fortemente che la massima carica politica dello Stato Italiano non sarà ricoperta da figure con ideali di destra.
Di seguito ecco le dichiarazioni dell'attuale segretario del Partito Democratico:
"A differenza degli altri noi siamo partiti con i quattro punti cardinali della nostra bussola e stiamo arrivando con gli stessi punti cardinali. Questo lo rivendico: grazie alla nostra fermezza il centrodestra ha fatto i conti con la realtà".
Letta fa capire che a prescindere dal Presidente che verrà eletto ci saranno ugualmente contenti e scontenti, vincitori e vinti; com'è giusto che sia nel momento in cui si concorre ad un ruolo di estrema importanza: "Qualunque presidente voteremo venerdì, qualcuno di noi sarà contento, qualcun altro meno, ad ogni modo l'obiettivo più grande lo avremo raggiunto: tramontata la candidatura di parte, si negozierà infatti un nome non di parte e autorevole. E questa è una nostra vittoria: non ci sarà un presidente di destra".
Il segretario del PD prosegue con il secondo punto: ''Stare nel perimetro della maggioranza che sostiene l'esecutivo. Anche sulla coerenza della maggioranza, abbiamo dimostrato serietà e volontà di non cambiare in corsa i nostri ideali. L'accordo per il Colle deve tenere insieme tutta la maggioranza".
Di seguito il terzo punto: ''Legare la vicenda del Presidente della Repubblica con la tenuta dell'esecutivo. Non è una sgrammaticatura istituzionale. La legislatura deve arrivare fino in fondo. Non perché i parlamentari devono maturare la pensione, come si dice populisticamente, ma perché troppi sono i compiti e le responsabilità che dobbiamo portare a termine per il bene del Paese in questo momento storico complesso e difficile".
Un Letta estremamente motivato nelle sue dichiarazioni, vuole dimostrare cosa significhi essere un partito moderno e solido in momento molto delicato come quello delle elezioni al Quirinale. L'ex Presidente del Consiglio sostiene che a breve arriverà il momento più difficile: ''Adesso però viene il passaggio più complesso, in cui ognuno di noi ha una idea e dobbiamo provare tutti a venirci incontro. Complessità mai così forte, nel Parlamento più frammentato di sempre sovrapposizione di due perimetri diversi: quello della maggioranza e quello del centrosinistra".
Se il PD è riuscito a rimanere fermamente solido in questo periodo è grazie al lavoro comune di tutto il centrosinistra allargato: ''La conferma della nostra alleanza è un punto importante, non banale. Ci tengo a sottolineare che non è stato notato che tutte le polemiche si sono dimostrate del tutto fuori luogo. In questa fase c'è stato un lavoro positivo ed efficace di tutta la coalizione del centrosinistra. Un lavoro positivo con Italia Viva, ad esempio, che ha consentito di stoppare l'operazione Casellati. E coi 5 Stelle che ci ha consentito di essere uniti e arginare i tentativi del centrodestra di sfondare''.
Letta analizza anche il suo operato: "Ho gestito questa vicenda senza mai sovrappormi a qualcun altro per noi come partito e per me stesso''.
L'ex Premier conclude: "Salvo clamorose novità, domani voteremo scheda bianca, come è giusto che sia. Se, invece dovessero arrivare delle novità prima del voto delle 11, allora ci incontreremo e ne discuteremo".
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