Il 400° Anniversario dell'inizio dell'attività artistica di Frate Umile da Petralia è stato festeggiato lo scorso sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre a Petralia Soprana. L’occasione ha incassato la firma di un Documento di Impegno per la costituzione di una rete dei Sindaci delle località con opere di Frate Umile da Petralia.
di Tania Barbato
A distanza di 400 anni Francesco Giovanni Pintorno fa parlare di sé grazie alla sua produzione artistica di numerosi Crocifissi frutto della sua vita ascetico-penitenziale nonché di quel carisma di fine scultore del legno che sin da ragazzo, iniziò a manifestare presso la bottega del padre falegname. Degno seguace del poverello di Assisi nel 1623 prese i voti cambiando il suo nome in Frate Umile da Petralia, ma continuando a coltivare il suo estro artistico mettendolo a servizio della Chiesa e di quella particolare devozione alla Passione di Cristo che scolpì in tutte le sue opere, come una profonda e commovente meditazione. Nelle sue giornate dedicava molte ore alla preghiera, alla penitenza ed alla riflessione. Dal carattere dolce, affabile ed allegro, amava conversare.
“Ci si augura che i solenni festeggiamenti avviati a Petralia Soprana, suo paese natale, cementifichino una più stretta collaborazione tra le varie Amministrazioni Comunali nel cui territorio è custodita una delle opere del Frate in modo tale da valorizzare e promuoverne il significato artistico e culturale attraverso eventi e attività di ricerca, che coinvolgano comunità e visitatori" afferma il Sindaco di Petralia Soprana dott. Pietro Macaluso.
Insieme ai Sindaci convenuti nel più alto comune del Parco delle Madonie, Macaluso ha firmato un documento che rappresenta una base di partenza per collaborare al fine di rafforzare il legame culturale di tutti i paesi attorno all’opera del Frate.
Calorosa e familiare l’accoglienza della locale Amministrazione. Alle due giornate patrocinate dalla Regione Siciliana, dal Comune di Petralia Soprana, dalla Diocesi di Cefalù e dalla Arcipretura di Ss. Pietro e Paolo hanno preso parte numerosi Sindaci, Sacerdoti e Frati dei vari Comuni che custodiscono le opere di Frate Umile. In rappresentanza del Comune di Villafranca Tirrena, ha partecipato l’Assessore Matteo De Marco e per la Fraternità Francescana del Santuario Ecce Homo di Calvaruso il Rettore Padre Massimo Cucinotta TOR.
Per l’occasione è stata inaugurata la Via dei Crocifissi, una mostra itinerante delle opere di Frate Umile, tra cui il Ss.mo Hecce Homo che si venera nell’omonimo Santuario commissionatogli dal Principe Cesare Moncada nel 1634. Profonda e stimolante anche la relazione del Vescovo di Cefalù Mons. Giuseppe Marciante mettendo in luce la ricchezza del messaggio sempre attuale della Passione nonché la proficua e feconda relazione esistente tra culto e cultura. Interessante anche la relazione del Prof. Giuseppe Fazio, uno degli ultimi studiosi di Frate Umile, del quale, attraverso la critica storica delle sue opere ha fatto emergere l'alto profilo artistico con cui dava alla luce le sue opere. Affascinante e gradito il contributo del Maestro Gennaro che è intervenuto sul Frate artista ed il tempo in cui visse. Sebbene il clima non sia stato tanto clemente, le due giornate, oltre ad offrire delle proposte formative di qualità hanno favorito nei presenti quella mutua conoscenza per acquisire quella vasta eredità del Frate delle Madonie, che ancora oggi fa parlare di sé. Il Sindaco Giuseppe Cavallaro da subito si è reso disponibile unitamente alla sua Amministrazione ritenendo il progetto molto valido dal punto di vista turistico- religioso.
Il documento proposto dal sindaco Pietro Macaluso porta le firme dei sindaci di Polla (Salerno), Bisignano (Cosenza), Miglionico (Matera), Cutro (Crotone), Villafranca Tirrena e Milazzo (Messina), Campobello di Mazzara e Salemi (Trapani), Ferla (Siracusa), Agira (Enna), Caltavuturo, Petralia Sottana, Collesano e Petralia Soprana (Palermo) e sarà inviato a tutti i sindaci dei Comuni che ospitano opere di Frate Umile e Frate Innocenzo.
Andando alla due giorni, organizzata direttamente dagli uffici comunali, non sono mancate le riflessioni e le novità attorno all’artista ad iniziare dalla meditazione del Vescovo di Cefalù, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante e continuare con l’intervento del Prof. Giuseppe Fazio, storico dell’arte, che ha smentito alcune tesi circa l’attribuzione di alcune opere di Frate Innocenzo a Frate Umile. Ha anche riposizionato temporalmente il crocifisso di Petralia Soprana smentendo la tesi che lo classifica come prima opera. La straordinaria bellezza del crocifisso, infatti, certifica che la scultura deve essere ricondotta ad un periodo più maturo dell’artista. Ipotesi condivisa anche dal Maestro Vincenzo Gennaro nel suo approfondimento sul Frate e il tempo in cui visse. Affermazioni che nulla tolgono all’importanza dei Crocifissi e testimoniano che c’è ancora tanto da studiare, anche dal punto di vista teologico, per scoprire e interpretare l’opera di Frate Umile sul quale c’è una ricca bibliografia. I momenti di studio si sono conclusi con l’intervento del restauratore Roberto Raineri che ha ben rappresentato le difficoltà e le tecniche che vengono usate per riportare allo splendore un’opera d’arte.
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