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hot spot Albania- la misura è colma.

Qualche settimana fa avevo allertato i miei lettori su una escalation dello scontro Istituzionale fra Governo ( Potere Esecutivo) e Magistratura ( Potere Giudiziario).

I segnali premonitori infatti vi erano tutti, a cominciare dalle avversità ai Provvedimenti di Riforma della Giustizia del Ministro Carlo Nordio, da parte dell'Associazione Magistrati, per finire agli attacchi della Politica verso una certa Magistratura militante, che a suo dire, invaderebbe, illegittimamente, gli spazi ed il ruolo dei Poteri Legislativo ed Esecutivo di spettanza al Parlamento e al Governo, violando l'assetto democratico del nostro Paese, in contraddizione con la ormai consolidata scelta Costituzionale della tripartizione dei poteri, di Montesquieu.

Quel che però è accaduto ieri, va oltre il tipico dibattito, anche cruento, fra diverse visioni degli equilibri Costituzionali fra Poteri e delle dinamiche Istituzionali.

Per spiegare, ancora una volta, ai miei lettori, cosa è successo, faccio un breve riepilogo :

Accade che il Tribunale di Roma, nella sua Sezione Speciale per l'Immigrazione, non ha convalidato il trattenimento del primo gruppo di migranti nel centro di Gjader, in Albania, quindi i 12 migranti trattenuti in Albania dovranno tornare a Roma, poiché il Tribunale ritiene che rimpatriare questi migranti in Egitto e Bangladesh, loro Paese di origine, è illegittimo, violando le disposizione della Corte di Giustizia Europea

( CEDU), che, con una Sentenza del 4 Ottobre scorso, considera, in un suo elenco di Nazioni, diverso da quello del Governo Italiano, " Paesi non sicuri", per il mancato rispetto dei diritti umani.

Subito dopo, l'Opposizione, in particolare AVS e Pd, cogliendo la palla al balzo, hanno attaccato, ad alzo zero, il Governo, per aver dilapidato 1 Miliardo di soldi pubblici per la costruzione dei 2 Centri in Albania, e 300 mila euro spesi per il trasporto dei migranti dall'Italia, in Albania e ritorno, e, per aver violato il diritto Internazionale.

La risposta della Premier Meloni non si è fatta attendere, dichiarando : "I Giudici vanno in aiuto alla Sinistra, non credo sia competenza della Magistratura definire quali sono i Paesi sicuri e quali no".

Continua dunque, e si inasprisce ulteriormente, lo scontro fra Poteri dello Stato.

Infatti, i Magistrati non intendono arretrare di un passo dalla loro posizione, illustrata dal Presidente dell'Associazione Magistrati, Giuseppe Santalucia, ieri sera, durante una intervista, su la 7, che ha confermato :

" i Magistrati si attengono al diritto, limitandosi ad applicare le Leggi, che, nel caso di specie, avendo primazia gerarchica, sono quelle della U.E., che sono rispettose dei diritti della persona umana, mentre l'Italia, oltretutto, si era avvalsa, per il Provvedimento del Consiglio dei Ministri, su questa materia, solo di un "Allegato inter Ministeriale", che certamente non può avere valore di Legge.

Ai Giudici dunque, ha proseguito Santalucia, non restava altro che disapplicare una disposizione del Governo, che non aveva " forza di Legge", richiamandosi al Diritto Internazionale, senza dunque aver nessuna intenzione di contrapporsi come " Contropotere" al Governo Italiano, legittimamente eletto dai cittadini.

La "guerra" continua insomma, e Lunedi, in Consiglio dei Ministri, il Governo, provvederà con un Decreto ( questo si avente forza di legge) , a perfezionare il Provvedimento precedente dotandolo di "valore giuridico".

A tal proposito, osservo, che un semplice Laureato in Giurisprudenza, e, tanto più, un Avvocato dello Stato, o uno degli ex Membri del Consiglio di Stato, di cui spesso si avvale il Governo per i pareri sulla propria attività Istituzionale Legislativa, avrebbe dovuto consigliare alla attuale Maggioranza, maggior prudenza, in attesa appunto, di adottare un Provvedimento ( Decreto ), che avesse forza di Legge.

Mi domando dunque se i "Consiglieri" del Governo siano stati consultati e che parere abbiano dato, visto che tale scivolone poteva essere evitato agevolmente, soffocando, sul nascere, gli attacchi violenti e strumentali, di una certa Sinistra, che, finora non ha saputo gestire, durante tutti gli anni in cui ha governato, una politica seria sull'Immigrazione, e che, dunque non può dare alcuna lezione in materia.

D'altro canto, anche questa Maggioranza, non ha dato prova, finora, di saper gestire la materia, peraltro molto delicata e complessa, dando una soluzione, a un fenomeno epocale, coniugando insieme, il riconoscimento dei diritti umani, con norme che regolamentino, i flussi regolari dei migranti, scongiurando, ad esempio, gli ingressi clandestini con "corridoi umanitari d'ingresso".

Eppure, è proprio su questa materia, che questo Governo, ed alcuni suoi esponenti autorevoli, come Salvini, si giocheranno il loro futuro Politico, consapevoli che tale argomento può rappresentare il vero tallone d'Achille di questa Coalizione, avendo contro sia le O.N.G., politicamente orientate a Sinistra, sia l'opposizione Politica, sia alcuna magistratura militante, che non ha mai fatto mistero della sua posizione, come dimostrano, le varie interviste, e, le dichiarazioni di alcuni loro esponenti, anche durante i Convegni a cui partecipano spesso.

Cosa succederà ora?

Probabilmente, dopo l'approvazione in CDM di Lunedi, il Governo potrebbe tentare di chiedere al Tribunale di Roma, di sollevare un "conflitto di giurisdizione", con rinvio alla Corte Costituzionale, perché si pronunci sulla legittimità, o, meno, del Governo di ogni Paese Membro, di poter regolamentare con proprie norme il fenomeno migratorio, richiamandosi alla Potestà Legislativa Nazionale, in virtù di un diritto alla difesa del proprio territorio e dei suoi confini, salvaguardandone la propria sicurezza Nazionale, anche rispetto alla individuazione autonoma dei "Paesi ritenuti sicuri" per poter procedere al rimpatrio dei migranti clandestini.

Una bella gatta da pelare per la Corte Costituzionale atteso il valore dei Diritti in discussione, entrambi di rango primario.

Quel che è certo, è, che appare evidente, come ogni questione relativa a tale fenomeno, sia usato come pretesto per infuocare il dibattito in corso sui conflitti fra Poteri dello Stato.

Ecco perché, io, modestamente, ritengo sia, ormai, improcrastinabile, un intervento autorevole, in tali gravi momenti di crisi Istituzionale, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche in qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, affinché questi contrasti si ricompongano, per il bene del Paese, tentando di aprire, autorevolmente, un dialogo positivo fra i due Poteri, consapevoli che il discredito, dell'uno o dell'altro, gioverebbe solo a fomentare risse e spargere veleni nella normale dialettica Politica, cosa che in passato, abbiamo già tristemente vissuto, e che nulla di buono ha portato, sia alla Politica che alla Magistratura.

Sebastiano Arcoraci - Commentatore- Scrittore -










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