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Marcella Ruggeri

Infermieri in surplus al “Cutroni Zodda”, chi li ha portati? Cateno De Luca - ScN: “Condannati sempre irrazionali trasferimenti”. Sciotto: “Sconcertante”. + VIDEO

Una scarsità cronica di dirigenti medici ospedalieri sembrerebbe non toccare il presidio di Barcellona Pozzo di Gotto che invece, dalle ultime segnalazioni tra la Vigilia di Natale e Capodanno, avrebbe fatto un “carico in eccedenza” nel Comparto Infermieristico nel corso degli anni (o forse in circostanze di emergenza, come in pandemia da Coronavirus), senza che ce ne fosse bisogno ADESSO o che comunque lo decretasse la famosa Pianta Organica.



Di questa ancora non c’è ombra di una redazione definitiva: permane il vecchio documento in vigore che, sicuramente, non fa riferimento alle OLTRE NOVANTA UNITA’ in questo settore.

Una svista, un periodo di confusione nei reclutamenti, nel conteggio durante la stipula dei contratti a tempo determinato: occorre in ogni modo andare a fondo della vicenda che stride rispetto ad una CHIUSURA del PRONTO SOCCORSO sostituito da un deposito – parcheggio delle ambulanze e da una RECENTE INAUGURAZIONE in pompa magna di un REPARTO di Oncologia (come abbiamo fatto notare con la nostra notizia flash dello scorso 31 dicembre, ai miei microfoni). Noi abbiamo voluto vagliare la vicenda a fine anno, durante la convention e bilancio consuntivo di Sud Chiama Nord, con le interviste cercate e rilasciate dai deputati dell’Assemblea regionale siciliana di Sud Chiama Nord, Cateno De Luca, nonché Fondatore del Movimento, ormai vicino ad essere forza di Governo che ha sempre contrastato la cosiddetta “politica degli stipendi facili e dei nullafacenti” addirittura a ricoprire posti dirigenziali superpagati e anche Matteo Sciotto che ha sempre lottato sul fronte salute pubblica e spese di cittadini, specialmente nelle strutture ricadenti sul versante tirrenico di Messina (di cui lui è originario): uno su tutte il “Fogliani” di Milazzo tra lo SCANDALO dei farmaci somministrati ai pazienti del nosocomio mamertino, già scaduti e la carenza di acqua calda nei servizi igienici (riferito dalle famiglie dei degenti).  



Alla nostra esplicita domanda lo scorso 30 dicembre, a Palazzo dei Leoni, su “Come è potuto accedere che nonostante l’insufficienza di personale medico, non solo in Sicilia ma in tutta Italia, si sia arrivati ad assumere più infermieri del dovuto”, prima Cateno De Luca ha replicato con convinzione e austerità: “Io ho sempre detto che non mi sono mai occupato di trasferimenti di infermieri, Non ci può essere un infermiere che possa dire il contrario. Non era battuta. La mia filosofia, i miei principi di condotta si allargano e valgono anche per il personale dell’Amministrazione   Comune e delle Società Partecipate: quando la politica entra a gamba tesa nella gestione delle risorse umane diventa nociva. E la testimonianza di ciò che si è verificato al ‘Cutroni Zodda’ è esattamente questo, incarna questo. Sono stato sempre lontano da queste dinamiche, non mi appartengono e ho sempre condannato fortemente questi comportamenti o eventuali pratiche clientelari”.


Per quanto riguarda il parlamentare Matteo Sciotto abbiamo esteso il campo anche ad ulteriori aziende ospedaliere o presidi di Messina. Nel dettaglio del nosocomio nella Città del Longano sul caso anomalo di infermieri in surplus (una rarità anzi un unicum in tutta Italia), Sciotto ha dichiarato: “Se il dato viene confermato che addirittura in percentuale il livello degli infermieri al Cutroni Zodda corrisponde al più alto d’Italia, è un fatto sconcertante perché è assurdo quando abbiamo carenze di infermieri ovunque e a Barcellona Pozzo di Gotto, dove dovremmo cercare di avere strutture migliori, servizi migliori: l’unica cosa che abbiamo una quantità di infermieri in esubero. Un altro elemento che ci porta a pensare che la sanità debba assolutamente essere riformata dalla politica o quantomeno la politica dovrebbe mettersi da parte o altrimenti non si riesce a comprendere il motivo perché tutto stia accadendo e nessuno dica niente. Come nessuno dice niente sullo scandalo dei farmaci scaduti (a Milazzo), sono passati due-tre mesi e nessuno fornisce spiegazioni. Rimaniamo sconcertati”.


GUARDA INTERVISTA A MATTEO SCIOTTO A QUESTO LINK:


Proseguiamo con il nostro intervistato ai microfoni, come da video raccolto: “Lei ha spesso denunciato situazioni di criticità in tutti gli ospedali. Attualmente, sappiamo che la Procura sta indagando anche sulle morti sospette all’Ospedale Papardo da una possibile contaminazione scaturita dalle sale operatorie nel reparto di Cardiochirurgia. Insomma, dovremo aspettare l’esito di una inchiesta in via di svolgimento. Ultimamente, ho riscontrato la scomparsa del reparto di Ortopedia al Papardo: qui si procede verso la cancellazione di unità operative e servizi essenziali in ospedale per l’utenza?

Sciotto fa pressing, chiarendo pacato: “A Messina è assolutamente innegabile che sia assolutamente carente l’intero impianto della sanità. Che questo derivi da scelte politiche a me sembra altrettanto palese. Evidentemente le persone che sono state destinate dalla politica per fare bene il proprio lavoro non lo sappiano fare o non riescono a farlo bene. Per quale motivo non riescano a farlo bisognerebbe capirlo. Non dimentichiamoci che ci sono già state indagini nel passato (è brutto da dire ed io non lo ammetto mai) che sottolineavano la carenza di imparzialità nelle strutture da parte della dirigenza e di quant’altro. Che noi dobbiamo affidarci alla Magistratura e sperare e dover attendere che questa debba intervenire e rivelare la giusta sentenza è però una sconfitta della Politica. Io anche in questo caso ho lanciato un accorato appello al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in mood che lui possa dare una svolta e trovare le persone migliori che siano in grado di amministrare bene la sanità che è la nostra vita, quella di tutti. Ed è assurdo purtroppo quello che si sta concretizzando per il momento nella provincia di Messina”.        

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