Non è stata sicuramente una passeggiata quella di Foggia e compagni durante l' ultima sfida di campionato.
Dopo l'1 a 1 di ieri agguantato non con poca sofferenza, i giallorossi possono ancora stare relativamente tranquilli, considerando che le inseguitrici non riescono mai ad accorciare le distanze.
Infatti l'ACR Messina è prima, sempre distante quattro punti dall'FC Messina, che ieri non va oltre il pareggio casalingo contro un ottimo e sfortunato Acireale.
Il pareggio in casa del San Luca è un risultato positivo, a giudicare dall'andamento dei calabresi quest'anno, infatti tra le mura amiche la squadra allenata da Ciccio Cozza, ha perso appena due partite in tutto il campionato.
Il match andato in scena ieri può essere analizzato seguendo due chiavi di lettura:
-quella del primo tempo, in cui l'ACR patisce la solidità del San Luca, non a caso i peloritani vanno sotto per 1 a 0, a causa di un colpo di testa di Greco.
I primi 45 minuti di gioco non regalano grandi spunti, a regnare è l'equilibrio, nella parte finale del primo tempo la pressione dei calabresi si alza e i peloritani rischiano di subire il raddoppio.
-L'altra chiave di lettura vede l'ACR Messina cambiare pelle nel secondo tempo, la squadra con grande personalità e forza alza la pressione, e chiude nella propria trequarti campo un avversario ''duro'' come il San Luca.
Più volte i giallorossi sfiorano il vantaggio, ma il momento di svolta arriva al 27', quando Bollino pennella una punizione capolavoro che batte l'estremo difensore avversario.
Un 1 a 1 esterno contro il San Luca è un risultato preziosissimo, sia perchè dopo questa partita manca sempre meno alla fine del campionato e l'ACR mantiene saldamente la testa della classifica, e sia perchè pareggiare in un campo ostico come il ''Corrado Alvaro'', da l'ennesima dimostrazione di forza e compattezza di un organico pronto per la Serie C.
La prossima sfida dell'ACR Messina sarà mercoledì 19 Maggio alle ore 16 contro il Rende, compagine che occupa la quindicesima posizione in classifica con 30 punti.
Piero Inferrera
Foto: Paolo Furrer
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