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L’Associazione Anatolé ETS vuole “ascoltare” per un anno intero “la città" con un progetto che andrà in ospedali e teatri

E’ un progetto sociale e culturale che punta all’inclusione ed alla partecipazione di un pubblico esteso attraverso la lettura ad alta voce in location quali ospedali, sedi di associazioni, biblioteche e teatri. Si chiama “La città ascolta” e viene promosso, oltre che realizzato, dall’Associazione Anatolé nella Città dello Stretto dal mese in corso a settembre 2025. Ha vinto il bando “Ad alta voce” 2023 del Cepell – Centro per il Libro e la Lettura del Mic e la sua presentazione in conferenza stampa ha dato modo alla Libreria Mondadori Bookstore di Messina di valorizzare tutte le attività di chi si espone in prima persona per l’utenza: Valeria Alessi e Mariachiara Millimaggi dell’Associazione Anatolé che hanno spiegato i dettagli. Alla conferenza sono intervenuti anche il Prof. Carmelo Romeo - Capo Dipartimento Materna Infantile del Policlinico di Messina, insieme a Giovanna Quartarone ed Elena Scrima dell’Associazione Intervolumina.

Nella nostra esperienza decennale – ha affermato Quartarone – in questi anni ci siamo dedicati alla lettura negli ospedali e per “La città ascolta” daremo il nostro contributo non solo con letture ma anche con attività di formazione”. Tra i presenti alla Mondadori, Maria Pia Rizzo de Il Teatro dei Naviganti e Giuseppe Contarini fotografo ufficiale del progetto.  In programma, dunque, incontri di letture nei reparti pediatrici della città per offrire momenti di didattica ricreativa accompagnati da interventi di musica dal vivo per i piccoli pazienti durante la degenza in ospedale. Sono previsti, inoltre, due incontri di lettura intergenerazionale con contributi guidati di lettura nonni nipoti/genitori figli e numerosi incontri di lettura ad alta voce per un pubblico di adulti nelle biblioteche della città, finalizzati a promuove la lettura nei quartieri. La collaborazione con apprezzate compagnie teatrali e associazioni del territorio quali Intervolumina, Il castello di Sancio Panza e Teatro dei Naviganti, realtà cittadine attivamente coinvolte nel progetto, consentirà agli spettatori di accostarsi sia alla narrazione che a strumenti propri del teatro (drammatizzazione, marionette, musica, ecc.). Ampio spazio verrà riservato alla formazione, con l’avvio di due corsi specifici presso i locali del Centro Sperimentale di Didattica e Divulgazione Musicale “Progetto Suono”, a cura della Compagnia Anatolé. Un primo corso di 30 ore di formazione alla lettura ad alta voce per docenti (emissione, dizione, articolazione, punteggiatura) avrà l’obiettivo di promuovere tale pratica come strumento didattico e si concluderà con una restituzione da parte dei partecipanti. A questo, si aggiungerà un corso di 60 ore dedicato alla scrittura creativa, per minori accompagnati, cittadini, comunitari ed extracomunitari, con restituzione in lettura dei materiali prodotti, per promuovere l’acquisizione della lingua italiana attraverso la creatività. Nella Saletta Beckett, si terrà un ulteriore corso di formazione della durata di 30 ore rivolto ad adulti dal titolo "I Colori della Narrazione", con la presenza degli esperti Emanuele Martorana e  Francesca Mignemi, a cura dell’Associazione Intervolumina.

Il progetto “La città ascolta”, ideato dall’Associazione Anatolé chiuderà le sue attività con uno spettacolo di reading e musica su uno dei testi simbolo della nostra terra, “Horcynus Orca” di Stefano D’Arrigo “accompagnato – ha affermato Valeria Alessi - da una restituzione video a cura di Josè Villari e da una mostra fotografica a cura di Giuseppe Contarini”. Sarà un evento aperto a tutta la città, in una location da definire. Fine ultimo sarà quello di promuovere la lettura partendo da un grande classico, poco frequentato e che racconta il territorio, attraverso il coinvolgimento di artisti professionisti, in un clima di condivisione e contaminazione di linguaggi. “L’obiettivo – ha concluso Mariachiara Millimaggi - è quello di creare contesti di relazione attraverso la lettura ad alta voce su tutto il tessuto cittadino”. 

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