Sono stati anche conferiti i premi del “Concorso internazionale di cortometraggi”. Il britannico “Josefine” si aggiudica il riconoscimento intitolato a Emi Mammoliti per il Miglior Corto.
L’intramontabile Stefania Sandrelli è stata la protagonista dell’evento che, nella serata di ieri, ha chiuso l’ottava edizione del Messina Film Festival - Cinema & Opera.
La grande attrice ha interpretato al Teatro Vittorio Emanuele l’applaudito reading “Relazioni pericolose”, nel ruolo di Santuzza in Cavalleria Rusticana.
Lo spettacolo di Debora Pioli ha unito la musica di Pietro Mascagni nella mise-en-scéne di Marco Voleri. La performance della Sandrelli è stata accompagnata da Rocco Roca Rey (pianista) e Daria Masiero (soprano).
Nel pomeriggio di sabato scorso sono stati anche comunicati i vincitori del “Concorso internazionale di cortometraggi” scelti dalla Giuria composta dai registi Fabio Mollo (Presidente) e Anne-Riitta Ciccone e da Leti Dafne (Cantante lirica e rap).
Particolare commozione per l’assegnazione del premio al Miglior cortometraggio, intitolato Emi Mammoliti, storica collaboratrice del direttore artistico Ninni Panzera, scomparsa nei mesi scorsi, che l’ha voluta ricordare fra gli applausi del pubblico. Questo riconoscimento è andato a “Josefine” della regista brittannica Antonia Bain, con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare il potere dell’arte e della bellezza nel connettere le anime e trionfare sul pericolo e l’isolamento, con un utilizzo magico e poetico di una tecnica cinematografica, quella dell’animazione, egregiamente gestita dalla regista. Un lavoro originale, scritto e cantato in maniera sapiente in un perfetto connubio tra cinematografia e opera lirica”.
Hanno ritirato il premio la regista Antonia Bain insieme all’animatrice Sophie Bird, che hanno ricevuto una fedele riproduzione di un “tetradramma”, una delle prime monete coniate a Messina.
Il Premio per la Migliore Interpretazione è andato allo spagnolo Omar Martí per “Paraules D’un Somriure”. Il giovane attore è stato premiato “per la profondità della recitazione e la capacità di portarci in un mondo intimo, utilizzando prevalentemente la comunicazione non verbale.”
Menzione Speciale al cortometraggio inglese “Brainland” di Chiara D’Anna, “per aver saputo utilizzare il potenziale dell’audiovisivo per rivalutare e divulgare una nuova scrittura musicale con un stile contemporaneo, scegliendo una storia e una tematica di stringente attualità, in un interessante cross-over tra le arti”.
Molto soddisfatto si è dichiarato il Direttore Artistico Ninni Panzera, che ha commentato: “Un festival complesso con oltre cinquanta opere presentate con un intreccio significativo tra il cinema di ieri e di oggi, con uno sguardo al futuro con il concorso cortometraggi che si è rivelato essere lo sguardo contemporaneo del mondo sull’opera lirica e sul cinema. Il pubblico ha mostrato di apprezzare il racconto del festival con le gemme costituite dalla mostra di Gerardo Sacco e lo spettacolo di Stefania Sandrelli. La compattezza delle istituzioni che hanno sostenuto il Festival e l’inserimento di questo nella progettualità stagionale del Teatro di Messina può segnare una tappa importante nella crescita ulteriore del Festival che nel solo giro di un anno ha compiuto progressi significativi in tutti i campi”.
All’interno del Messina Film Festival - Cinema & Opera si è svolto un significativo incontro che ha affrontato il tema “La violenza, dall’opera lirica alla cronaca”.
Alla Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele sono intervenute Maria Andaloro ideatrice di Posto occupato, Franca Olivo Fusco autrice del libro “Il femminicidio nell’opera lirica” e Leti Dafne, interprete rap e regista del video “Corvi e lupi”.
Presenti anche gli studenti e le studentesse delle scuole Ainis, Maurolico e i rappresentanti di classe di Basile e La Farina di Messina.
La scrittrice Franca Olivo Fusco, nel suo intervento, ha passato in rassegna una serie di episodi di femminicidio, anche in opere meno note, evidenziando come il suo libro sia il frutto di un importante lavoro di ricerca durato oltre un anno, con la trattazione di ben 55 opere liriche e la citazione di altre 45 a vario titolo.
Maria Andaloro ha poi parlato agli studenti delle varie forme di violenza, sottolineando l’importanza di questo incontro, con la presenza di varie generazioni che si confrontano attraverso un dialogo variegato.
Leti Dafne, cantante che coniuga lirica e rap, ha spiegato come è nata la sua idea, della potenza di questo nuovo linguaggio e di come l’opera sia moderna e attuale. “Avendo padronanza della lirica e avendo anche amore per il rap, ho pensato di fondere questi due stili, mettendo insieme le due cose e realizzando una via di mezzo che arriva ai più giovani, ma non solo. Oltretutto uno dei temi che io tratto è proprio la violenza sulle donne e la disparità di genere”, ha dichiarato Leti Dafne.
Al termine dell’evento, Maria Andaloro, ha ricordato le 5 donne vittime di femminicidio a Messina negli ultimi 10 anni e ha dichiarato: “Insieme dobbiamo contrastare la violenza, intercettando i sintomi di quando qualcosa non va bene. Dobbiamo impegnarci insieme in questa battaglia per contrastare la violenza di genere”.
Il Messina Film Festival - Cinema&Opera è realizzato grazie al contributo del Teatro di Messina, dell’Assessorato Regionale Turismo Sport e Spettacolo della Sicilia Film Commission, del Comune di Messina, di Unioncamere Sicilia, della Presidenza dell’ARS e CNA Sicilia. Media partner: Rai News 24, Rainews.it, Rai Italia, TGR Sicilia, MYmovies, Sicilia Spettacoli, Radio Taormina.
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