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La Leopolda 12 Laboratorio per la nuova Politica, anche in Europa.

Sotto il mio l'occhio vigile e incuriosito e speranzoso, si è svolta alla vecchia Stazione Ferroviaria di Firenze, la dodicesima edizione della Convention "la Leopolda", del Partito di Italia Viva, guidato dal suo Leader Matteo Renzi.

Renzi ha rivendicato con orgoglio la scelta di proseguire la tradizione di questa tre giorni di idee, nonostante i numerosi tentativi di non farla celebrare più, come voleva peraltro lo stesso Carlo Calenda, o certe inchieste della Magistratura, rivelatisi poi inconsistenti, sulla trasparenza ed i finanziamenti di questa magnifica occasione di confronto sul futuro del nostro Paese, quale vuole essere la Leopolda.

Com'era logico attendersi, la prima fase della Convention si è sviluppata attorno ai temi del futuro dell' Europa, visto che fra 13 settimane si svolgeranno le elezioni per eleggere il nuovo Parlamento Europeo.

Difesa e costruzione dell'Esercito Europeo,

Elezione diretta del Presidente del Consiglio Europeo,

Eliminazione del diritto di veto di un singolo Paese Europeo sulle decisioni da assumere,

Più compiti al Parlamento Europeo e meno poteri alle Commissioni, questo il Programma in pillole di Italia Viva sciorinato nella prima giornata " Leopoldina"

Renzi ha sostenuto, durante il suo intervento, che l giovani oggi han bisogno di ritrovare una propria casa politica, e che questa può essere quella di Italia Viva, che fonda la propria identità proprio sulle idee, e sui sogni di un 'Europa più democratica e solidale, vero e proprio baluardo contro ogni totalitarismo, che oggi mostra dei pericolosi rigurgiti.

Durante il suo intervento di apertura ha affermato ancora che l'Europa ha bisogno di fuoriclasse da portare in Parlamento Europeo e non esponenti di secondo piano, per portare in Europa il riformismo moderno e progressista, alternativo a questa destra sovranista e ad un Pd che si è consegnato alle idee grilline , populiste, demagogiche, stataliste e anti liberali.

Uomini e donne, che come Maria Elena Boschi, Enrico Borghi, Teresa Bellanova, Gennaro Migliore, Raffaella Paita, Alessandro Marattin, Davide Faraone ed altri, si battono per l'affermazione di una politica più forte della rabbia e dell'odio sociale, infettata da un cattivo uso dei social e dei cosiddetti influencer.

Una tre giorni che ha sviluppato le proposte di Italia Viva, quelle sul lavoro, sulle innovazioni tecnologiche, sulla green economy, illustrate dai tanti giovani e donne, presenti a Firenze, nuovi protagonisti del loro tempo, che si rifiutano di consegnarsi all'assistenzialismo del salario minimo e del reddito di cittadinanza, in cui l'Italia, secondo loro, perderebbe il proprio ruolo, recedendo nella classifica delle più forti potenze Europee.

E Italia Viva, può essere quel Partito che può recuperare al voto tanti elettori che oggi disertano le urne, e che hanno perso la fiducia verso l'attuale classe politica, che credono in una maggiore equità e pari opportunità fra le attuali classi sociali, facendo ritornare fra questi cittadini, l'idealismo, verso la "buona politica", quella che non rincorre posti e prebende, ne incarichi di potere.

Lealtà, coerenza, e non fideismo, questa è la qualità maggiore rappresentata in questi giorni dalla Comunità di Italia Viva.

E così Matteo Renzi, al terzo giorno dei lavori della Leopolda, durante il suo intervento conclusivo, si richiamerà ad Alessandro Baricco, suo ispiratore e maestro, che tanto gli ha insegnato nella vita a giocare all'attacco, anche quando nessuno se lo aspetta.

E che rivendicherà per la Leopolda , un ruolo che sia da esempio di una Politica della passione e dell'impegno, contro la Politica dell'effimero e della provvisorietà, di quella che dura solo un giorno, come le storie di Instagram.

Un luogo politico capace di contrastare quella che lui chiama "Mediacrazia" .

Una Leopolda che si ispira a Sofocle, Omero. all'Eneide ed all'Iliade, alla forza del sogno , della ragione e delle idee.

Un luogo simbolo delle battaglie ideali di tante donne, come quella di Lucia Annibaldi, di Maren, atleta Iraniana, dissidente dell'attuale regime di Theeran.

Un luogo di una nuova spiritualità, espressione del pensiero laterale, non omologato al pensiero dominante .

Un luogo che respinge i Davigo e i Travaglio, odiatori sociali, che continuano ad andare nei talk show a rappresentare idee reazionarie e non garantiste.

Quel luogo che smaschera la Meloni di oggi, che solo 10 anni fa propugnava di uscire dall'Europa e che oggi sta regalando fette di mercato alla Cina ed all'India.

Un luogo che piuttosto si ispira all'Europeismo di Alcide De Gasperi, che combatté la pusillanimità e il rancore egoista e sovranista.

Un luogo che sostiene il mondo dell'impresa, che guarda all'Internazionalismo e alle libere frontiere mondiali, contro la cancel - culture, di stampo nazista, che abbatte le statue del Buddha e che oggi si annida in alcuni college americani.

Un simbolo di lotta al terrorismo di Hammas. e degli Houti, dell'estremismo islamico dei Bocho Haram Nigeriani, che uccidono e violentano i bambini, di coloro che a pochi giorni dall'accordo nel mondo arabo hanno scatenato odio e guerra fra i popoli Israeliani e Palestinesi.

Un Renzi che sostiene che il mondo di oggi è un labirinto, dove la Politica e la democrazia, possono essere quel filo che dipana e illumina quel labirinto.

Non la Politica di Ely Shlein e la Meloni, rappresentati da una classe dirigente che le condannerà , per i prossimi venti anni, alla sicura sconfitta, nè quella del grigiore espresso dall'attuale Forza Italia, guidata da un Tajani immobile ed inconcludente.

Renzi infine si è richiamato a Tony Blayr, quale punto di riferimento di un Centro Riformista, di una stagione, che oltre quella dei diritti, alimenti una democrazia fondata sui doveri civici e della partecipazione attiva trans- generazionale, che punti sulla Scuola e sulla Salute, finanziando, attraverso il MES politiche di promozione e tutela sanitaria, soprattutto a favore dei più fragili

Una stagione nuova, che non faccia fuggire all'Estero, negli ultimi dieci anni, 1.200.000. persone, per cercare nuove opportunità di lavoro e di crescita, che favorisca il merito e le capacità in una nuova Italia.

Infine conclude con un segnale di ottimismo, credendo fino in fondo che Italia Viva, che oggi conta 250 mila iscritti in tutta Italia, potrà raggiungere anche più del 4%, eleggendo suoi autorevoli rappresentanti, che si impegneranno a costruire una Nuova Europa, quella Europa dei figli e non solo dei Padri.

Sebastiano Arcoraci

10 marzo 2024









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