Per il sindacato Uiltrasporti, che continua a temere per i lavoratori e per il futuro finanziario dell’ente Cas, “ i nodi vengono al pettine”. La causa è dovuta al fatto che la Regione batte cassa…al Cas, ovvero, si perfeziona una formale richiesta di 43 milioni di euro da parte della Regione Siciliana, che non fa altro che, purtroppo, alimentare uno stato di crisi nei lavoratori per l’incertezza sul futuro del Consorzio e del posto di lavoro. I primi nodi erano comparsi a marzo scorso quando, già allora i lavoratori temevano il peggio perché una nota banca non prorogava dal 31 maggio al 31 luglio, la scadenza di un’anticipazione concessa al Cas di 8,5 milioni (essenziale per il pagamento delle imprese e per la gestione ordinaria dell’ ente)
nonostante veniva provata la solvibilità dell’ ente che da lì a poco avrebbe, con il perfezionamento di strumenti normativi e finanziari apprestati dal governo Regionale, avuto l’incasso di trasferimenti somme indicate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile.
Seppure il Cas qualche giorno fa, ha anche pubblicato la lista degli ammessi alla selezione pubblica per titoli e prova di idoneità per l’assunzione di 105 agenti tecnici esattori nel biennio 2022/2023, la notizia di questo debito milionario ha lasciato sgomenti lavoratori e cittadini soprattutto pendolari che ogni giorno adoperano, pagando, le due principali dorsali autostradali che collegano Messina a Catania e Palermo che sono sotto gli occhi di tutti, ma di cui, sulla questione di questo grande debito manca un comunicato ufficiale dell’amministrazione che ha comunque rassicurato le parti coinvolte.
Il sindacato Uiltrasporti, nonostante le rassicurazioni da parte del Direttore Generale, sostiene il peso dell’incertezza chiedendo sin d’ora, all’ormai prossimo governo regionale di proseguire concretamente nel processo di trasformazione dell’ente intrapreso, dotando il Cas di una governance competente e capace di porre al centro della sua azione, la tutela dei diritti acquisiti, ma non ancora pienamente riconosciuti, dei lavoratori ed il servizio offerto agli utenti siciliani.
Tornando alla richiesta milionaria in una nota datata al 2 settembre 2022, del dirigente del Dipartimento regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Fulvio Bellomo, viene messo nero su bianco lo stato debitorio del Consorzio per le Autostrade siciliane nei confronti della Regione con la richiesta di ben 43.040.240,32 euro, che il Cas dovrà restituire entro 30 giorni. Si tratta di somme in gran parte dovute per pagamenti a titolo di pignoramenti verso terzi legati al completamento dell’autostrada Siracusa-Gela e a lavori di manutenzione sulle tratte A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania.
“Questa nota -commentano il segretario generale Uiltrasporti di Messina, Michele Barresi e il responsabile del settore viabilità e autostrade Angelo Passari - preoccupa fortemente per la sostenibilità economica dell’ente e per il prosieguo del confronto sul pieno riconoscimento dei diritti economici contrattuali pregressi dei lavoratori. Abbiamo auspicato che la trasformazione del Cas in ente pubblico economico potesse dare slancio alle attività e ai servizi offerti all’utenza - continua la Uiltrasporti- ad oggi però un monte debitorio così elevato, frutto di una decennale attività gestionale, evidenzia che gli allarmi lanciati dal sindacato sulla situazione finanziaria non erano campati in aria. Così come le criticità nella gestione del personale, alla luce del fatto che si chiude una stagione estiva durante la quale non si è stati in grado di garantire neppure la piena fruizione delle ferie estive al personale di esazione. Senza dimenticare le condizioni in cui nel frattempo continuano a versare le due principali dorsali autostradali che collegano Messina a Catania e Palermo. Un argomento che è stato protagonista anche della campagna elettorale di questi giorni - proseguono Barresi e Passari - quando in maniera trasversale la politica si è accorta di cantieri troppo spesso fantasma, in cui non si vedono operai e mezzi all’opera, lunghi tratti a corsia unica e deviazioni, manto dissestato e veri e propri percorsi a ostacoli tra birilli e transenne.
Al nuovo governo regionale che si insedierà dopo il voto - conclude la Uiltrasporti - chiediamo fin d’ora di proseguire concretamente nel processo di trasformazione dell’ente intrapreso, dotando il Cas di una governance competente e capace di porre al centro della sua azione la tutela dei diritti acquisiti, ma non ancora pienamente riconosciuti, dei lavoratori ed il servizio offerto agli utenti siciliani .
Da ultimo, in argomento, in Consiglio, oggi il consigliere comunale di Messina, Libero Gioveni (Fdl) ha sollecitato, possibilità di una convocazione del Comitato Operativo per la Viabilità, affinché in condizioni di sicurezza si possa valutare una apertura sperimentale dello svincolo di Giostra per migliorare la viabilità.
“Pur con le tante criticità presenti ormai da tempo lungo la tangenziale autostradale lato PA per i realizzandi lavori di messa in sicurezza del viadotto Ritiro, - scrive il consigliere - non posso certamente non ribadire anche in questa occasione i miei personali apprezzamenti e ringraziamenti per il grande impegno che tutte le componenti chiamate in causa ormai da 2 anni (codesta Prefettura, il COV, il Comune di Messina, il CAS ecc.) hanno messo in atto per garantire la pubblica sicurezza evitando anche delle possibili interferenze nella rampa di uscita dello svincolo di Giostra”. Il consigliere, dopo aver preso atto dei seri disagi a cui giornalmente, specie nelle ore di punta, la cittadinanza va incontro a motivo soprattutto della riapertura delle scuole e a breve anche delle progressive riaperture di diverse facoltà universitarie in zona Papardo, chiede l’opportunità di far rivalutare le decisioni (certamente legittime e fondate da valide motivazioni tecniche legate alla sicurezza) che il Comitato Operativo per la Viabilità aveva assunto nell’estate 2020.
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