Ieri sera, il Consiglio dei Ministri, come previsto, ha approvato le misure finanziarie da inviare a Bruxelles, con alcuni contenuti di novità ed altri che si potrebbero definire di continuità.
Per questo, io credo, si possa parlare di una Legge di Bilancio, per il 2025, a due facce.
Infatti, in una manovra, che si aggirerà sui 30 Miliardi lordi, finalmente, si sono strutturati i tagli sul cuneo fiscale, fissando, in campo fiscale, le aliquote. che ora saranno 3 anziché 4.
Misure che daranno nuovo vigore alle imprese e ai redditi medi da lavoro dipendente, diminuendo le relative tasse.
Vera e propria novità è, invece, quella rappresentata dal contributo richiesto alle Banche ( perché non anche alle Assicurazioni e grandi Network dell'Energia e Gruppi Farmaceutici?), pari a circa 3 Miliardi e mezzo, visti gli enormi extra profitti che queste avevano prodotto a causa delle Guerra in Ucraina e della Pandemia da Covid.
Elemento che imprime un vero e proprio sprint alla manovra, grazie al quale la Sanità, avrà a disposizione risorse aggiuntive per circa 3Miliardi e mezzo.
Tutto ciò dimostra, in parte, il cambio di marcia che questo Governo, da ora in poi, intende imprimere alle dinamiche economiche del nostro Paese, redigendo una Legge di Bilancio virtuosa, e, allo stesso tempo equa, facendo pagare chi più ha e trasformando misure a tempo in riforme strutturali ( cuneo fiscale e aliquote).
Scelte che premiano il ceto medio, e, al contempo, assicurano alcune nuove risorse alla Sanità Pubblica, oggi in grave sofferenza, per procedere a nuove assunzioni di personale sanitario.
Scelte diverse, tutto sommato di continuità, e vecchia maniera, appaiono, invece, quelle che riguardano gli annunciati tagli lineari ( uguali per tutti), ai Bilanci dei Ministeri, ( 5%??), che, inevitabilmente potrebbero far diminuire alcuni servii ai cittadini.
Una misura, che considero sia ora da correggere, durante la discussione in Parlamento, che inizierà già Lunedi prossimo, poiché, se rimanesse così, non si opererebbe alcuna scelta ragionevole, dettata da criteri oggettivi, ma si "taglierebbe" in misura indiscriminata.
Il rischio è che alcuni Ministeri come, ad esempio, quello dell'Istruzione, Ricerca e Università, o quello della Cultura, o delle Politiche Sociali, subiscano tagli irragionevoli, che potrebbero mettere in sofferenza le loro azioni, ed interventi di politica attiva, in settori, che sono strategici, per il mantenimento di standard positivi, verso il cosiddetto Stato Sociale ed il Welfare di Comunità.
Meglio sarebbe stato effettuare tali tagli di spesa ove si fossero evidenziati degli sprechi, o dove la spesa, ad esempio, è indirizzata a finanziare gli armamenti e i corpi militari, dando un netto segnale che il nostro Paese non intende alimentare le guerre, come, peraltro, recita l'Art. 11 della nostra Costituzione Repubblicana.
Così come si attende, analogamente alle positive misure adottate per l'aumento delle pensioni sociali minime, quella per gli incentivi al lavoro per giovani e donne, il "bonus natalità" e gli Asili Nido, il rinnovo dell'APE Sociale, l'incremento delle risorse per i rinnovi contrattuali, il bonus ristrutturazione al 50% per la prima casa, un riscontro, altrettanto positivo, alle richieste dei Rappresentanti dei Pensionati, in particolare dall'UGL, durante la loro audizione da parte di una delegazione Governativa, sulla rivalutazione totale ( 100%) delle loro paghe, rispetto alla inflazione prodotta nell'anno.
In tal senso, infine, appare, in controtendenza, la nuova misura, che introduce la possibilità di permanenza al lavoro ( anche se su base volontaria), con un premio ai lavoratori che restano, poiché ritengo che tale novità dilunghi i tempi per l'ingresso al lavoro della popolazione giovanile e, di conseguenza, le loro aspettative per una dignitosa pensione.
In conclusione una Finanziaria dai contorni chiaroscuri, anche se alcuni segnali, dimostrano essere, abbastanza coraggiosa e foriera di buone basi per guardare al futuro con un certo ottimismo.
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