"A nulla sono valsi i reiterati incontri, sopralluoghi, confronti, eseguiti nei mesi precedenti tra i residenti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Messina... Nulla è stato fatto per prevenire ciò che puntualmente si è verificato". A rimbrottare sull'atteggiamento dell'Ente Municipio è il consigliere comunale del PD, Felice Calabrò.
La mareggiata verificatasi lo scorso 17 gennaio ha causato notevoli danni e disagi in diverse zone dei litorali cittadini e soprattutto lungo il litorale sud della nostra città. Particolarmente colpito è stato il tratto di litorale posto a Nord del torrente Galati, ricompreso tra il Villaggio di Galati Marina e quello di Mili Marina.
Il consigliere comunale del PD, Felice Calabrò si schiera dalla parte dei cittadini che hanno patito questa calamità. "Ad onor del vero, i cittadini ivi residenti hanno vissuto attimi di paura e sconforto. Inoltre, vivono con la consapevolezza di rischiare di perdere la propria abitazione, i propri beni, nell’immobilismo dell’amministrazione pubblica, intesa in senso lato, ovvero nelle sue diverse diramazioni locale e regionale".
"A nulla, infatti, sono valsi i reiterati incontri - tuona -, sopralluoghi, confronti, eseguiti nei mesi precedenti tra i residenti e i rappresentanti dell’amministrazione comunale, atteso che, pur nella consapevolezza del rischio in atto, pur nel riconoscimento e nella previsione di ciò che sarebbe potuto accadere, nulla è stato fatto per prevenire ciò che puntualmente si è verificato".
"È assolutamente difficile, anzi impossibile, spiegare alla comunità come sia possibile accertare un rischio e contestualmente rimanere inerti. Come sia possibile disporre di ingenti somme di denaro per fare feste, sagre, concerti, luminarie ecc.., e nel contempo non investire nulla – o poco più di nulla, ossia briciole - per la sicurezza del territorio e, conseguentemente, per l’incolumità della cittadinanza. Questo è ciò che è avvenuto.
In questi contesti, di pericolo accertato e di conseguente disastro (prevedibilissimo), l’azione amministrativa dovrebbe avere (e, nel caso specifico, avrebbe dovuto) la forza, il coraggio, l’ambizione di andare ben oltre i lacciuoli burocratici, spingersi oltre la linea di confine del burocratese disquisire in ordine ai vincoli di spesa, connessi alla precipua corrispondenza tra impiego delle risorse e relativa funzione".
Forza, coraggio, ambizione che fanno capo alla Politica, qualità che dovrebbero essere insite in coloro i quali, rappresentanti della Polis, sono preposti alla realizzazione costante ed incessante del bene comune.
Nel caso che ci occupa, invero, tutto questo è mancato.
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