«Turismo volano del territorio, commercio in affanno e da rilanciare. Sono due settori che possono e devono “giocare” insieme».
Maria Manna confermata segretaria generale della Fisascat Cisl di Messina, la federazione che tutela i lavoratori del commercio e del settore turistico. In segreteria, a collaborare con Maria Manna, sono stati eletti Federica Lo Turco e Roberto Milazzo. L’elezione è avvenuta al termine del Congresso provinciale che si è tenuto a Letojanni alla presenza del segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia Stefano Spitalieri, del segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, e della segretaria nazionale della Fisascat Cisl, Giusy Sferruzza.
I lavori del congresso hanno affrontato i temi del settore, a cominciare dalla crisi del commercio che è quella a preoccupare di più. Analizzati i dati del terzo trimestre 2024, elaborati dalla Camera di Commercio, mostrano una situazione critica: solo a Messina si sono registrate 132 chiusure di attività, mentre in tutta la provincia il saldo negativo è di 355 attività chiuse. Nonostante un lieve incremento degli occupati a Messina e in provincia, lo squilibrio tra nuove aperture e chiusure resta evidente e allarmante. A Messina, infatti, ci sono state 82 nuove iscrizioni a fronte di 214 cessazioni, mentre in provincia la situazione è simile con 219 aperture contro 576 chiusure. Questi numeri testimoniano un declino continuo che richiede interventi urgenti per arginare le perdite economiche e occupazionali.
«Le cause di questa crisi – ha sottolineato la segretaria generale della Fisascat Cisl, Maria Manna - sono da ricercare nella crescente concorrenza delle vendite online, con piattaforme di e-commerce che attraggono sempre più consumatori, nell’espansione dei centri commerciali, che sottraggono clienti ai piccoli negozi e nella diffusione di negozi a basso costo, spesso con prodotti di provenienza asiatica, che riducono ulteriormente le opportunità per i commercianti tradizionali. Le attività nei centri storici, in particolare quelle di abbigliamento, regali ed elettrodomestici, sono tra le più colpite. Pensiamo, ad esempio, alla chiusura di grandi marchi come Benetton e Conbipel».
I riflettori sul turismo, invece, sono stati accesi dalla segretaria provinciale Federica Lo Turco, in particolare su Taormina che si conferma come meta di riferimento nel panorama turistico regionale. «Nel 2024, Taormina ha registrato 1.367.708 presenze turistiche, con una leggera diminuzione dello 1,45% rispetto al record storico di 1.385.401 presenze del 2023. Le presenze straniere hanno raggiunto 1.209.815, segnando un incremento dello 0,7% rispetto all'anno precedente e costituendo l'88,5% del totale. Gli Stati Uniti hanno confermato la loro posizione di mercato principale, con 262.355 presenze, pari al 19% del totale generale e al 22% delle presenze straniere».
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