Coinvolte le famiglie Ubertalli e Mazza, che fingevano da poli di aggregazione di altri nuclei familiari e di ulteriori singoli soggetti. Al centro, un giro di spaccio di droga ben organizzato di "roba" esclusivamente di qualità tale da soddisfare le esigenze della clientela.
La droga veniva spacciata con determinate modalità "vincenti". La sostanza stupefacente veniva inserita all'interno di muri, o pluviali, anche tombini, o inserita in parti di automibili in prossimità dell’abitazione dei Mazza. Niente droga in casa, ma uscite strumentali organizzate sempre in coppia sia per ritirare la droga sia per riporla.
Il disegno era il seguente: due soggetti controllavano la situazione e verificavano la presenza in zona delle Forze dell’Ordine o di persone. I due parlavano apertamente dei grammi e di denaro da raccogliere e da spartirsi.
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