Messina, sciopero dei Vigili del Fuoco: le motivazioni delle organizzazioni sindacali
- Letteria Cavallaro
- 10 feb
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Oggi si è svolto lo sciopero provinciale dei Vigili del Fuoco, indetto dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uilpa Vvf, Confsal e Usb. Le principali motivazioni alla base della protesta riguardano la riduzione dei numeri minimi operativi, l’introduzione di distretti interni al Comando che irrigidiscono la gestione del personale, limitandone la possibilità di fruire di assenze, e l’utilizzo di vigili coordinatori per mansioni superiori. Un’altra delle problematiche sollevate dai sindacati è la mancata concessione dei permessi per la donazione di sangue.
Secondo i rappresentanti sindacali, la situazione è ulteriormente peggiorata dalla decisione di limitare le disposizioni del direttore regionale, che prevedevano il raddoppio completo dei turni in occasione delle recenti emergenze maltempo. Ciò, sostengono i sindacati, ha messo a rischio la sicurezza sia del personale dei Vigili del Fuoco che della popolazione della città metropolitana di Messina.
Nonostante lo sciopero, i Vigili del Fuoco sono rimasti pronti a intervenire per le richieste di soccorso, mostrando la consueta abnegazione. La protesta ha riguardato tutte le sedi del Comando dei Vigili del Fuoco di Messina, ma il personale ha garantito la propria disponibilità per affrontare le emergenze.
Questo sciopero arriva dopo la proclamazione dello stato d’agitazione avvenuta il 1° dicembre 2024 e il fallimento del tentativo di conciliazione del 7 gennaio 2025. La causa principale del conflitto, secondo i sindacati, è il perdurare della posizione del dirigente locale riguardo alle questioni sollevate. Le organizzazioni sindacali chiedono un urgente intervento per risolvere le problematiche sollevate e garantire un’adeguata sicurezza e funzionalità del servizio.
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