A Palazzo dell’Aquila sono stati appaltati i lavori per la messa in sicurezza del terrazzamento del cimitero comunale crollato la scorsa estate. Ad aggiudicarsi la gara, effettuata dalla commissione presieduta dal dirigente del settore lavori pubblici, Domenico Lombardo, è stata la “Peloritana Appalti” di Barcellona P.G. che ha offerto un ribasso del 31,16 per cento sul prezzo a base d’asta di € 625.973,23 e, quindi, l’importo netto contrattuale sarà € 430.919,97.
Alla gara espletata tramite piattaforma digitale del mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePa) hanno partecipato nove ditte delle quindici invitate. Il progetto è stato redatto dall’ing. Edoardo Pracanica, che già lo scorso luglio, a seguito di incarico del Comune, aveva accertato che il cedimento è stato di natura strutturale attribuibile a precedenti interventi. Tra le cause la sopraelevazione di un preesistente terrazzamento senza il rispetto di alcuno dei minimi requisiti strutturali; la totale assenza di armature nel calcestruzzo posto in opera (le uniche risultano presenti nelle ringhiere); la totale assenza di idoneo sistema di drenaggio a tergo delle opere di contenimento. “Così come annunciato – afferma l’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo – dopo l’approvazione del Bilancio di previsione è stato possibile passare alla fase operativa, chiudendo in maniera celere l’iter finalizzato a ricostruire l’importante area crollata. In pochi mesi infatti sono state completate le indagini geologiche e i sondaggi geognostici per definire compiutamente le caratteristiche strutturali dell’intervento progettuale, si sono acquisiti in conferenza di servizi i vari pareri vincolanti e dopo l’approvazione del progetto esecutivo in Giunta è stata esperita la gara d’appalto per restituire l’intero terrazzamento alla pubblica fruizione”. L’Amministrazione Midili ha anche inviato una richiesta all’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità per l’ammissione dello stesso nei programmi di finanziamento degli interventi immediatamente cantierabili, ma nell’attesa di ottenere le risorse, stante l’urgenza di provvedere alla sistemazione dell’area, ancora interdetta alla pubblica fruizione, ha deciso di assicurare comunque l’esecuzione dei lavori con fondi del bilancio comunale.
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