A seguito dell’incendio divampato lunedì scorso all’interno di Palazzo dell’Aquila, per restituire la stanza al sindaco quasi sicuramente saranno necessarie diverse settimane. Pur essendo ripresa ieri al piano terra, al primo piano e al terzo l'attività degli uffici comunali, in tutto il secondo piano e quindi non solo nella stanza del sindaco Midili e nelle due segreterie (quella generale e quella particolare) è prevista una preventiva verifica della salubrità dell'aria a causa del livello di combustione ma soprattutto del materiale plastico che ha fatto sprigionare sostanze inquinanti la cui intensità va verificata.
La bonifica non è stata avviata perché occorre preliminarmente definire la questione delle tele presenti con sopralluogo dei funzionari della Soprintendenza per accertare gli eventuali danni alle tele da anni esposte all’interno di palazzo dell’Aquila, che sono di proprietà del Fondo Edifici di Culto e provengono dalla chiesa del Santissimo Salvatore del borgo di Milazzo.
L’incendio divampato lunedì mattina poco dopo le 8,30 all’interno della stanza del sindaco, al secondo piano del palazzo municipale, è stato tempestivamente contenuto nel giro di trenta minuti dall’intervento dei vigili del fuoco, immediatamente allertati,
evitando che le fiamme potessero propagarsi negli altri locali adiacenti e disponendo l’evacuazione dal Palazzo Municipale di tutto il personale in servizio proceduto a chiudere temporaneamente la struttura.
Pur non escludendo alcuna ipotesi, il rogo potrebbe essere scaturito da un cortocircuito che avrebbe interessato un condizionatore o il personal computer presente nell’ufficio del primo cittadino.
Quando è divampato l’incendio il sindaco Midili non era nella stanza ma si trovava al Castello per partecipare al congresso internazionale dei chimici.
A incendio domato sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e gli agenti della Polizia locale per ulteriori accertamenti. Oltre a fare chiarezza sull’accaduto, occorrerà procedere sia alla quantificazione dei danni, sia al ripristino dei luoghi per consentire la ripresa dell’attività amministrativa.
I vigili del fuoco hanno evidenziato che va verificata la salubrità delle varie stanze, anche non interessate direttamente al rogo in quanto gran parte del materiale bruciato aveva come componente la plastica. Inoltre occorrerà procedere alla sistemazione dell’ufficio del sindaco e dei locali attigui, attraverso non solo un intervento di sanificazione con l’ozono e poi di pulizia, ma anche si dovrà procedere alla tinteggiatura delle pareti e al ripristino dell’impianto elettrico andato in tilt.
Tra i danni, gran parte delle suppellettili e delle attrezzature informatiche e tutti i documenti presenti nella stanza del primo cittadino sono andati perduti i fascicoli non avvolti dalle fiamme sono stati danneggiati anche dal getto d’acqua dei vigili del fuoco che hanno evitato che l’incendio potesse causare maggiori danni.
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