Di recente, anche in occasione dell'annuale adunanza degli Alpini, quest'anno svoltasi a Vicenza, è tornata in auge l'idea di far svolgere a ragazzi e ragazzi, un periodo di servizio di leva militare obbligatorio, di 6 mesi.
L'idea l'ha tirata fuori, per l'occasione, il Ministro Salvini, che durante la manifestazione, ha voluto declinare meglio la proposta, motivandola, in particolare, con la necessità di far svolgere tale servizio, a fini educativi e disciplinari.
La finalità principale di questa sua proposta nascerebbe, anche, dalla necessità di stroncare il fenomeno, sempre più diffuso, soprattutto nelle nostre aree metropolitane ( ahinoi ) delle baby gang.
Ora, a parte il fatto, assolutamente incontrovertibile, che il fenomeno è presente maggiormente fra la fascia dei giovanissimi e giovanissime, cioè a partire dai 13- 14 anni, quindi non compatibile con il Servizio di Leva, che dovrebbe svolgersi, dopo le scuole superiori, quindi al compimento del diciottesimo anno, la proposta, oltre ad essere pericolosa per i suoi contenuti, strettamente militareschi del passato, è da rispedire al mittente, anche per le seguenti ragioni :
per il richiamo che essa farebbe ad una sorta di esercitazione di tipo militare, in un contesto di guerre Internazionali, che semmai andrebbe disincentivato, specie fra i giovani, peraltro, molto restii all'idea di risolvere i conflitti con le armi;
perché, nel settore della difesa militare degli Stati, oggi occorrono competenza e preparazione specialistica;
per il tentativo, erroneo, di far supplire, a soggetti avulsi dal contesto educativo e formativo, come il Ministero della Difesa, ad un ruolo tipico invece delle agenzie educanti, come la famiglia, la scuola, gli oratori,
per il contrasto, alla proposta stessa, del suo collega Ministro della Difesa
( Guido Crosetto);
perché, pratiche e servizi rivolti ai giovani, che intendono sperimentare forme di aiuto, collaborazione ed educazione al civismo, esistono già, e sono promosse dal progetto Governativo del " Servizio Civile Nazionale", incardinato presso la Presidenza del Consiglio, che recluta ogni anno miglia di giovani volontari, che svolgono tale attività presso i Comuni, gli Enti del Terzo Settore, I Patronati Sindacali, e il mondo dell'Associazionismo. Si allarghi piuttosto ad altri settori ove svolgere il Servizio Civile, come Ospedali, Case di cura, Residenze per anziani, affidando ai giovani, compiti di segretariato e di accoglienza, allungandone il periodo fino ad 1 anno. Dunque, una idea sbagliata, quella di Salvini, che non risolverebbe i problemi evidenziati dal Ministro, che pure vanno affrontati, questo sì, con maggior fermezza, rafforzando e premiando, il delicato lavoro quotidiano che svolgono, genitori, docenti e operatori sociali, implementando politiche di sostegno, anche economico, indirizzate ad attività di socializzazione, scambi, cooperazione, sia in campo culturale, sociale, ambientale e sportivo, riducendo, e, contrastando fra i giovani, la "cultura della supremazia del gruppo", il senso di isolamento, l'anomia culturale ed il pervasivo sentimento pessimista verso il loro futuro. Occorre infine, a mio parere, assicurare ai giovani mezzi e strumenti idonei ad una realizzazione compiuta di sé, sia come persone che in campo professionale, consegnando a loro più certezze e fiducia, piuttosto che decisioni calate dall'alto, per di più, connotate da un decisionismo spicciolo e un malsano esercizio, in senso autoritario, dei Poteri dello Stato. Sebastiano Arcoraci - Commentatore- Opinionista- Scrittore
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