Pedaggio Messina - Villafranca, c'è l'emendamento forzista per azzerarlo... Tassa ingiusta su A18 con troppi cantieri

Nella Manovra di Bilancio finalmente uno di quegli emendamenti che va ad agevolare senza ombra di dubbio gli utenti tra imprese, residenti e consumatori della città. ”Stop al pedaggio autostradale nella tratta della A18 da Messina a Villafranca Tirrena e viceversa".

L'emendamento è stato avanzato da Forza Italia alla Legge di Bilancio per prevedere che, a decorrere dall’anno finanziario 2025 - sia quantificato il contenimento dei costi della popolazione di Messina relativi ai disagi. Infinita la cifra dei cantieri per l’avvio dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto e delle opere autostradali connesse. Perché pagare il pedaggio in una parte di autostrada ricadente interamente nel territorio di Messina? A battersi da sempre su questo dilemma che dilemma non è (essendo di facile risposta) è per esempio l'ex presidente dell VI Municipalità Mario Biancuzzo che da sempre ha sostenuto l'assurdità di questa tassazione, dal momento che qeuol percorso costituisce una tangenziale di servizio al terrritorio comunale.

Ed in effetti questa è una decisione che la provincia di Messina aspetta da anni e che interessa migliaia di pendolari e di aziende. In passato, ben seimila firme sono state presentate per annientare questa "spada di Damocle" sulla schiena che trafigge anche le tasche della gente. Anche questa iniziativa era stata battagliata da Biancuzzo . E poi c'è stata l'epoca della bocciatura dei rimborsi all'Ars per la stessa tratta di autostrada.

A firmare e depositare l'emendamento alla Manovra è stato l’onorevole Tommaso Calderone di FI conn un lavoro collaborativo di tutto il partito per l’esame della Camera dei deputati. A precisarlo è Matilde Siracusano, Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia. L'affioramento della proposta è stato quindi coadiuvato dal consigliere giuridico Fernando Rizzo, che si è occupato della redazione tecnica del testo, dalla coordinatrice provinciale di Forza Italia Messina, Bernardette Grasso, che ha contribuito alla sua ideazione e da Calderone che ha farcito la variazione alla legge.