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Redazione

Pensieri su Messina-Catanzaro: quando a perdere non è solo una squadra, ma tutto il mondo del calcio


Accettare la sconfitta è un elemento cardine nel mondo dello sport, riconoscere di essere stati inferiori all'avversario fa onore, e permette di esibire in primo piano la dignità che contraddistingue solo i veri uomini. Accettare la sconfitta è legittimo solo quando quella determinata sconfitta è meritata, o quanto meno solo quando quel risultato negativo fa riferimento a episodi appartenenti solo ed esclusivamente al rettangolo verde di gioco, in caso contrario accettare di aver perso è dura. Lo sa bene Ezio Capuano che nel post partita, durante la consueta conferenza stampa, espone il suo disappunto per quanto accaduto in questa domenica da incubo per il Messina.

''Non ho mai visto niente di simile in 32 anni di calcio'' esordisce così davanti ai giornalisti il tecnico giallorosso dopo una giornata all'insegna dell'invero-simile, la rosa peloritana ha trascorso tutto il pomeriggio di ieri nell'attesa dei tamponi in una farmacia nel centro di Catanzaro, il responso è stato la positività di alcuni giocatori del Messina, si sospetta sia Damian.

Dopo la travagliata attesa la squadra si dirige allo stadio, e il match che si doveva disputare alle 17:30 va in scena fiscalmente alle 20, nonostante la gara fosse assolutamente da rinviare, considerando che non c'erano le condizione fisiche da parte dei messinesi per poter affrontare i 90 minuti di gara.

La lega non transige, quindi tutti in campo ''con un toast nello stomaco'' tuona Capuano in conferenza stampa, e no, non possiamo parlare di calcio quando una squadra si presenta sul rettangolo verde con giocatori che svengono durante il riscaldamento.

Il Messina è stato eroico perchè la partita poteva finire anche con una goleada, ma gli interpreti hanno saputo tenere dignitosamente il campo, rimanendo anche in partita fino a metà secondo tempo.

Nulla può il team peloritano decimato da assenze dovute ad infortuni e covid, nulla può la formazione di Capuano contro la sfortuna e l'inevitabile scorrere degli eventi, di cui questa volta il Messina ne è stato vittima. Nulla può la squadra biancoscudata contro un Catanzaro nettamente più forte, ma decisamente avvantaggiato, e che con le reti di Carlini e Vandeputte sigla un cinico 2 a 0 e si lancia ancor di più in classifica alla rincorsa del Bari capolista.

Questa volta è toccato al Messina ma in futuro potrebbe toccare ad altre società, in tutto ciò ad indisporre ancora di più gli elementi coinvolti in questa faccenda, è il totale assenteismo della Lega, che è andata contro qualsiasi etica del comportamento e del rispetto insistendo per far giocare dei calciatori non in condizione, forzando una partita che avrebbe potuto avere delle ripercussioni serie dal punto di vista salutare per gli atleti, i calciatori non sono animali da circo e vanno tutelati.

Questa volta no, non parleremo di campo, sarebbe irrispettoso nei confronti di una squadra che ieri ha dato più di quello che doveva per difendere i colori giallorossi.

Che quest'ingiustizia possa scuotere ancor di più il carattere dei calciatori, e magari chi lo sa, il Dio del calcio vede e provvede, domenica prossima al 'Franco Scoglio' arriva l'Avellino...

Ad ogni modo complimenti ai poco più di 200 tifosi che hanno seguito la squadra in una delle trasferte più strane incomprensibili mai esistite, dalle disfatte sorge sempre uno spiraglio di luce che da speranza, l'auspicio per la piazza giallorossa è che da questo sfortunato episodio possa rinascere definitivamente il senso di appartenenza e di tutela tra squadra e tifosi.


Piero Inferrera

Foto: Saya

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