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Perchè Inps a gennaio 2025 paga le pensioni con valuta solo da Venerdi 3 Gennaio?

E' del tutto inspiegabile, ed aggiungo immotivata, la decisione dell'INPS, di accreditare le pensioni di Gennaio 2025, attribuendone la relativa valuta solo a partire da Venerdì 3 Gennaio.

Infatti appare del tutto arbitraria la decisione dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, relativa al pagamento delle Pensioni con valuta a far data Venerdì 3 Gennaio, visto che il 3 Gennaio cade dopo un giorno ( Giovedì 2 Gennaio ) che sul calendario è un giorno feriale.

La scelta del 3 Gennaio sarebbe stata comprensibile ove il 2 Gennaio fosse domenica ( o festivo), ma, invece, non lo è, per l'appunto.

Normalmente, secondo quanto stabilito con Legge dello Stato, le Pensioni vengono erogate il primo di ogni mese, ai titolari di conto corrente bancario, o postale, che per coloro che intendono riscuoterle in contanti, presso gli uffici postali, in coincidenza del primo giorno bancabile, attribuendone la valuta lo stesso giorno, a meno che questo cada di sabato. o festivo, per le banche, o di domenica, o festivo per le poste, visto che queste ultime, considerano giorno lavorativo anche il sabato.

I giorni bancabili sono quelli in cui banche e poste effettuano operazioni finanziarie regolari, quindi dal Lunedì al Venerdì per le banche, e dal Lunedì al Sabato per le poste.

Ebbene, con una certa sorpresa, a Gennaio 2025, la valuta sarà il 3 ( Venerdì), che, peraltro, segue un giorno feriale, cioè Giovedì 2, considerato normalmente "giorno bancabile" ordinario.

Allora la domanda è : perché a Gennaio 2025 si segue una modalità diversa?

Da qualcuno, malizioso, potrebbe giungere una risposta, che certo non farà piacere ai Pensionati Italiani : Un giorno di valuta in ritardo potrebbe essere fruttuosa proprio per banche e poste, che così ne ricaverebbero una utilità economica preziosa, avvantaggiandosi l'Istituto stesso, di un giorno in più di deposito nelle sue casse, delle relative somme da erogare, circa 29 milioni di euro complessive, per ogni mensilità.

Un dato non insignificante, specie, se si pensa, che questa modalità riguarderà ben 16 milioni di pensionati, che potrebbero subire, un piccolo aggravio di spesa

( interesse negativo), specie se il loro conto risulterà con provvista insufficiente, a coprire le rate da pagare, se ad esempio devono effettuare la rata di mutuo o per l'affitto con scadenza al giorno 1 del mese.

Come si vede una questione che non è proprio di lana caprina, per usare una definizione del Poeta latino Orazio.

La domanda finale allora è : può l'INPS prendere una decisione di questo tipo? e sulla base di quale motivazione?

Ai posteri l'ardua sentenza, nella speranza che il "busillis" venga presto affrontato nelle giuste sedi, e... possibilmente risolto!









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