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Perché in autostrada panino a 9,80 euro e benzina a 2,50 a litro? Ora Basta!!

Vi sono dei fenomeni, tutti Italiani, che ormai hanno superato ogni limite, anche quello di decenza.

Uno fra questi, forse il più intollerabile, odioso e frustrante, è quello relativo ai prezzi praticati in Autostrada , per quanto riguarda la benzina, la merce e i beni acquistati negli autogrill dai viaggiatori ( panini- caffè, acqua, etc.. ).

Reduce da un Convegno a Roma. proprio ieri, ho avuto personalmente conferma di quanto praticato dalla Società con marchio Autogrill, composta dalla multinazionale Svizzera Dufry, il cui amministratore delegato è Xavier Rossinyol , e la famiglia Benetton, attraverso la proprietà della Società Edizione.

A parte il tema della concorrenza, di cui il prossimo Parlamento Europeo, credo si occuperà molto, visto il Monopolio di Autogrill in un settore ritenuto strategico dal mercato interno ed Internazionale, e sul quale, anche il Governo Italiano, avrebbe il dovere di occuparsene, quel che fa davvero rabbia agli inermi consumatori, che viaggiano sulla rete autostradale italiana, è l'enormità delle tariffe, a loro praticate, su quanto occorre durante un viaggio in autostrada.

Tariffe oltre ogni misura, su cui l'AGCM, istituita con Legge n. 287 del '90 e e il Garante delle tariffe ( Mister Prezzi), istituito con Legge n.244 del 2007, hanno l'obbligo di intervenire, riportandole a valori reali, quelli cioè normalmente praticati sulle strade e nei negozi del nostro territorio.

D'altronde, ripeto, oltre a non essere più tollerabile, la presenza di un vero e proprio monopolio nel settore, non vi è alcuna ragione pe la quale un litro di benzina costi 2,50 Euro, un panino 9,20 Euro, un caffè 2,50 Euro e una bottiglietta d'acqua 2,90 Euro.

Infatti, solitamente, giustificati aumenti di prezzo, sono determinati anche dall'andamento dell'inflazione, derivante dalla variazione dei costi al consumo delle materie prime.

Ebbene non solo i prezzi di acqua, farina, caffè, petrolio, ( per fare un raffronto), nel primo quadrimestre di quest'anno, non sono aumentati, ma neppure l'inflazione è aumentata, anzi dall' 8,7 del 2022, e, dal 5,9 del 2023, oggi si registra un tasso di inflazione pari al 2,4% ( I trim. 2024- stima su base annua- ).

Non solo, l'Amministratore delegato di Volta, nome che assumerà nei prossimi mesi il raggruppamento Dufry- Benetton, ha dichiarato che l'anno scorso il loro fatturato è raddoppiato, raggiungendo cifre da capogiro: 5,7 Miliardi di Franchi Svizzeri

( 6 Miliardi di Euro).

Allora è tempo di dire basta a questo intollerabile fenomeno che dissangua ingiustificatamente i cittadini Italiani.

Oltretutto, al Segretario Generale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Benedetto Mineo, ( Mister Prezzy), in una missiva, che oggi stesso invieremo, come Sportello Consumatori - UGCons- , oltre a chiedere di far cessare immediatamente tali pratiche commerciali scorrette, chiederemo anche se tali pratiche commerciali della Autogrill s.p.a., possano configurarsi in violazione dell'attuale normativa che regola le tariffe e i prezzi, di uguali merci e beni di consumo, così come fissati dal Ministero stesso, atteso che sono praticate nei confronti di consumatori, a cui non è garantita alcuna scelta alternativa, risultando impossibile, per i viaggiatori, una volta immessi nei tratti autostradali, uscire dal percorso stesso, a meno di costituire, ( uscendo), un pericolo per il traffico cittadino alternativo, percorsi meno veloci e dispendio di energie psico- fisico, che causerebbero ulteriori danni alla loro salute ed al sistema eco- ambientale del nostro territorio.

In vista della ormai avviata stagione turistica, tale andamento procurerà alle famiglie italiane, ed ai numerosi turisti stranieri, un onere davvero grave, per molti insostenibile, che potrebbe rallentare e limitare le stesse scelte vacanziere,

Un rischio davvero alto, che limiterebbe i consumi, e lo stesso andamento positivo attuale del PIL, fra i maggiori dei Paesi Europei.

Non oso immaginare poi, quanto, analogamente, accadrà negli Aeroporti e Porti Italiani, ove opera lo stesso Gruppo Aziendale, anche qui, in situazione di monopolio.

E' tempo davvero, qualora spontaneamente non cessi tale pratica, che il Garante intervenga, di pensare a tassare gli extraprofitti di tali Società, acquisendo almeno un beneficio fiscale, per le casse dell'Erario, che poi potrà essere riversato nei salari dei lavoratori, oggi fra i più bassi e miserevoli d'Europa.

Sebastiano Arcoraci - Commentatore- Opinionista-









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