L'impianto comunale intitolato a Graziella Campagna - la ragazzina uccisa dalla mafia - e situato sul viale San Martino di Messina non dà segni di vita e di prossima accessibilità. Mentre parecchi utenti, famiglie e anche bimbi speciali soffrono la carenza di alternative in tutta la città il consigliere Giandomenico La Fauci: "L'AMMINISTRAZIONE chiarisca i motivi e i tempi di riapertura"
L'impianto natatorio "Graziella Campagna" resta chiuso "inspiegabilmente". Avendo fatto regolarmente pausa estiva dalla scorsa fine giugno, avrebbe dovuto tornare fruibile il 9 settembre, come indicato dal cartello affisso all'ingresso. Invece, l'apertura è stata procrastinata al 7 ottobre e ad oggi si aggiunge un altro mese di cancelli sbarrati e vasche vuote. Come se non bastasse anche il numero di telefono indicato per ricevere informazioni dalla segreteria sportiva appare irraggiungibile, malgrado dovesse essere operativa dal 2 settembre. Occorre capire le ragioni di questi ritardi e slittamenti: si parla di problemi legati alla qualità dell'acqua però mancano comunicazioni ufficiali in merito.
Ad incuriosirsi e a presentare un'interrogazione all'Ente Comune per fare chiarezza sulla prolungata e anomala chiusura della Piscina Graziella Campagna è stato anche il vice presidente supplente del Consiglio Comunale, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia). "Una situazione che sta creando notevoli disagi ai cittadini messinesi, soprattutto nella zona centro-sud del territorio" - dice il consigliere: ma anche a nord - noi puntualizziamo - dal momento che anche l'unico impianto funzionante - quello della Cittadella Universitaria - può essere utilizzata parzialmente con la piscina all'aperto da 50 metri (mentre all'interno di quella coperta da 25 metri si stanno ultimando lavori fino a gennaio 2025). .
La situazione è particolarmente grave se si considera che, la momentanea chiusura della piscina di Villa Dante per manutenzione fino allo scorso 18 ottobre e l'indisponibilità della "Cappuccini", serve sul piatto della bilancia una carenza inaccettabile per un'area di oltre 200mila abitanti. "Numerosi cittadini attendono di poter riprendere le attività sportive, tra cui diversi genitori di bambini con esigenze speciali - avverte La Fauci - che necessitano di questi spazi per svolgere la pratica atletica. Già qualche mese fa ho presentato un’interrogazione specifica in cui chiedevo all’Amministrazione della possibilità di reperire fondi per permettere ai bambini con esigenze speciali e in generale alle persone con disabilità di usufruire delle strutture sportive pubbliche in maniera gratuita, come accade già in altre città italiane. I costi, come segnalatomi da tanti genitori, sono davvero insostenibili per chi deve già compiere svariati sacrifici per facilitare la quotidianità dei propri figli".
La Fauci ha chiesto al Management Basile di fornire chiarimenti sulle motivazioni veritiere della chiusura, sullo stato degli interventi necessari e sulle tempistiche previste per la restituzione al mondo di atleti e amatori del nuoto e pallanuoto.
Una realtà come Messina non può farsi inghiottire da questa privazione di plessi per l'attività in piscina. "È fondamentale che l'Amministrazione agisca con tempestività per garantire ai cittadini il diritto alla pratica sportiva in strutture adeguate e accessibili a tutti".
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