La gup, Ornella Pastore ha deciso in abbreviato due condanne: per Catalfamo a 5 anni e 4 mesi, per la Paratore a 5 anni e 8 mesi. Caruso e Arena hanno invece patteggiato la pena di 10 mesi. Il Pm Marco Accolla in rappresentanza della Procura aveva chiesto per Catalfamo e Paratore la condanna a 6 anni
Due condanne e due patteggiamenti, questo è l'esito dell’udienza preliminare sull'inchiesta portata avanti dalla Procura e dalla Guardia di Finanza sulle "pressioni politiche" all'interno dell'ospedale Papardo di Messina.
L'indagine ha portato, nel Luglio 2023, agli arresti domiciliari l'ex onorevole all'ARS, Antonio Catalfamo, prima nella Lega e poi in Forza Italia. Non solol’ex parlamentare, ma tra gli imputati c'è anche la dirigente dell’ospedale Francesca Paratore. I due sono stati assistiti rispettivamente dagli avvocati Tommaso Calderone e Giuseppe Lo Presti.
La gup, Ornella Pastore ha deciso in abbreviato due condanne: per Catalfamo a 5 anni e 4 mesi, per la Paratore a 5 anni e 8 mesi (c’era in più per lei tra i capi d’imputazione la vicenda del tampone).
Non solo le pressioni politiche, ma c’era anche un’altra vicenda marginale, per un altro capo d’imputazione, che riguardava un’ipotesi minore di falso per un medico della struttura in servizio come responsabile del laboratorio di analisi, il dott. Daniele Caruso, e un paziente, Giuseppe Arena. In concorso con la Paratore secondo l’accusa avrebbero attestato che Arena aveva effettuato un tampone di prelievo per l’accertamento del “coronavirus” e anche l’esito, quando in realtà sempre secondo l’accusa l’esame non sarebbe stato mai effettuato.
Per questa vicenda Caruso e Arena hanno invece patteggiato la pena di 10 mesi (sospensione della pena).
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