“Strano ma vero: Movimento 5 stelle e Partito Democratico esultano per la bocciatura del governo nazionale della legge della Regione Siciliana che prevede il ritorno alla votazione diretta delle province. Davvero surreale". Così in una nota Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord e Danilo Lo Giudice, coordinatore siciliano di Sud chiama Nord.
"Non capiamo se lo fanno per ideologia politica o per convinzione - proseguono - che le province non debbano tornare a essere guidate da persone scelte dai cittadini".
"Al netto delle ideologie politiche, davanti a elezioni democratiche, dovremmo esser tutti dalla stessa parte - osserva la Presidente e il Coordinatore regionale del Gruppo -. La Sicilia pone al Governo una necessità che il Parlamento tarda a rendere concreta. È chiaro che il ministro Calderoli boccia la linea della Regione Siciliana per una questione di metodo legislativo, ma chi è stato in Parlamento sa che se tutte le forze politiche sono concordi, ci si mette qualche giorno a modificare il testo unico degli enti locali e finalmente far tornare le province alla guida politica che hanno perso da anni. Ora si tratta di capire chi sta dalla parte della democrazia. Ci auguriamo che il Parlamento italiano e il Governo facciano velocemente la loro parte”.
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