Il sistema e il coordinamento di nettezza urbana ha vissuto le sue evoluzioni nella città di Messina con la crescita della raccolta differenziata ma è altrettanto vero che in questi ultimi giorni in diversi rioni, magari della stessa municipalità, qualcosa è andato in tilt nella rimozione ordinaria della Messina Servizi. C'è un consigliere comunale che chiede lumi sulle responsabilità.
San Michele, Ritiro, Scala Ritiro, Badiazza e via Palermo: questi sono i villaggi collinari e le strade "incriminati" sulla mancata raccolta dell'immondizia. Per l'esattezza dallo scorso mercoledì, si è instaurata una situazione inaccettabile per cui il disservizio si protrae e stranamente, corrisponde all’assenza dell’operatore di solito assegnato a queste zone. A segnalare il fermo dell'attività a partire da quella data, ultimo giorno in cui è stata effettuata, è il vice presidente del Consiglio Comunale di Messina, Giandomenico La Fauci - Ora Sicilia.
"Ciò che desta particolare perplessità - avverte La Fauci - è come, nonostante sia prevista la sostituzione del personale assente, questi quartieri vengano regolarmente trascurati. Una circostanza che si ripete con tale puntualità da non poter essere considerata una semplice coincidenza. L’aspetto più preoccupante di questa vicenda è che un servizio essenziale, regolarmente pagato dai cittadini attraverso la TARI, sembri dipendere dalla presenza o meno di uno specifico operatore. Una condizione paradossale per un’azienda che dovrebbe garantire continuità ed efficienza del servizio in ogni area della città".
Diversi cittadini - compreso LA FAUCI - hanno contattato la Messina Servizi per chiedere spiegazioni in merito, nonostante le rassicurazioni del caso nulla è stato fatto.
Il consigliere ritiene, quindi, doveroso che l’azienda fornisca spiegazioni convincenti ai residenti di queste zone sul perché, pur in presenza di personale sostitutivo, la raccolta dei rifiuti venga sistematicamente ignorata. "Un comportamento che lascia trasparire una gestione quantomeno discutibile del servizio in queste aree urbane - conclude -. Gli abitanti di questi quartieri non possono essere considerati di seconda categoria. È tempo che l’azienda intervenga non solo per ripristinare immediatamente il servizio, ma soprattutto per garantire che simili negligenze non abbiano più a ripetersi".
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