E' l'ora dei cambiamenti tra le mura delle Partecipate.
La questione del rimpasto delle Società che fanno capo alla Casa Municipale di Messina è una faccenda più che in sospeso. La manovra rimodulazione delle deleghe e l’avvento del nuovo assessore Nino Carreri con delega ai Rapporti con Amam e MessinaServizi (parlando proprio di Partecipate) non hanno fatto altro che alimentare questa frenesia di rivoluzionamento che si sarebbe verificata per forza di esaurimento di incarico il prossimo marzo.
L'Amministrazione di Palazzo Zanca dunque sta valutando “serenamente” il da farsi, avendo impresso già una sferzata ad Amam ed ATM, raccogliendo le dimissioni e quindi i pezzi di queste vecchie gestioni ed operando senz’altro degli spostamenti di guardia per chi vorrà restare e ha dimostrato anche efficienza e senso di responsabilità. Nelle prossime ore, si punta al “restauro” dei CDA nell’Agenzia per il Risanamento peloritana o ArisME con presidente Vincenzo La Cava e nella Patrimonio Spa con presidente Roberto Cicala, con più celerità, a quanto sembra trapelare dallo stesso Primo Cittadino Federico Basile; successivamente, si rifletterà su Messina Social City con presidente Valeria Asquini e su Messina Servizi Bene Comune con presidente Mariagrazia Interdonato.
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