Sanità: storia a lieto fine di un bimbo prematuro salvato al Policlinico di Messina
- Maria Salomone
- 18 nov 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Il piccolo è stato dimesso dal reparto di Terapia intensiva neonatale, dove era stato ricoverato, e ha partecipato alla giornata all'evento organizzato in occasione della Giornata dei Neonati Prematuri.
Una rottura delle acque prematura, avvenuta a 24 settimane di gestazione, e il parto che una mamma ha concluso 6 settimane dopo, e cioè a 30 settimane di gestazione, affinchè l'intervento fosse il più sicuro possibile per il nascituro. Tutto dietro la coordinazione attenta del personale dell'UOC di Ginecologia del Policlinico "G.Martino" di Messina.
Parliamo della vicenda, risalente al 21 agosto scorso, di cui ad essere protagonista è la 24enne Azzurra Schepis, che racconta così l'accaduto: “Ogni bambino prematuro è fragile, ma anche sorprendentemente tenace. L’assistenza dei genitori è fondamentale per migliorare la prognosi, e permettiamo sempre alle mamme di stare vicino ai loro figli, poiché il contatto materno è cruciale per il loro benessere”.
Il parto cesareo è stato eseguito dal dott. Angelo Santamaria con la collaborazione del Prof. Ferdinando Gulino e dell'anestesista Francesco Lanza. Una storia di "buona Sanità", come è stata definita dal Direttore generale dell'AOU, Giorgio Giulio Santonocito, soddisfatto del personale e dell'operato svolto.
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