Sequestrati e confiscati beni per 60 mila euro a 2 dei Batanesi e dei Bontempo Scavo
- Maria Salomone
- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito due decreti, di confisca e sequestro di beni del patrimonio societario e mobiliare di due soggetti considerati appartenenti ai clan dei Batanesi e dei Bontempo Scavo, propaggini delle famiglie tortoriciane. Ad emettere i provvedimenti la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Direzione distrettuale antimafia.
Come emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura peloritana e delegate alla Guardia di Finanza di Messina, le persone - già titolari di imprese agricole e condannati anche in secondo grado, a seguito delle indagini di cui all’operazione c.d. “Nebridi” - sono da considerarsi pericolose per vari delitti commessi nell’ambito delle frodi comunitarie.
Secondo gli approfondimenti economico-patrimoniali condotti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Milazzo, in sinergia con gli specialisti del G.I.C.O. di Messina, è stata riconosciuta la sproporzionata disponibilità dei beni in possesso dei due rispetto ai redditi dichiarati.
È, inoltre, emerso che gli stessi abbiano vissuto abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose.
La recente esecuzione delle due misure di prevenzione patrimoniali riflette il quadro probatorio emerso nel corso del processo alla “mafia dei Nebrodi” che, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale di Messina, aveva giudiziariamente accertato, l’esistenza e l’operatività della famiglia mafiosa dei “tortoriciani”, coinvolta nella commissione di plurime attività illecite nel territorio nebroideo, soprattutto nel remunerativo settore delle truffe in agricoltura, per l’ottenimento indebito di fondi comunitari in danno della Politica Agricola dell’Unione europea.
Nel corso dell’attività, quindi, sono stati sottoposti a sequestro di n. 5 polizze nonché a confisca nr. 2 interi compendi aziendali, comprensivi dei relativi beni patrimoniali, attivi nel settore dell’“attività agricola” e nr. 2 rapporti finanziari, per un valore complessivo di stima pari a circa 60.000,00 euro.
L’operazione testimonia il costante impegno della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, della Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, nonché della Guardia di Finanza di Messina, volto ad individuare le ricchezze illecitamente accumulate, per restituirle alla collettività onesta, ricorrendo a tutti gli istituti giuridici di aggressione patrimoniale previsti dall’avanzata normativa antimafia nazionale.
Comments