"In queste ultime settimane anche il timido tentativo di alcuni improvvisati ed improvvidi foglietti elettronici che inventano notizie a caccia di clic e di notorietà. In ordine di tempo l’ultimo è un foglietto di fuori comune che cerca disperatamente di proporsi come “alternativo” alle posizioni dell’amministrazione e si inventa una città spaccata in due su Piazza Nastasi". Queste le parole espresse contro chi ha raccolto le dichiarazioni dei milazzesi su piazza Nastasi rendendole pubbliche attraverso un servizio giornalistico andato in Rete venerdì scorso.
Immediata la replica di Franco Arcoraci, editore di "Telespazio Messina" che, senza remore e con il solito coraggio di sempre, ha detto: "Mi tocca intervenire. Un giornale milazzese - si sa - molto vicino al sindaco, a firma redazione (non sappiamo chi si nasconda dietro la firma, ce lo possiamo pure immaginare ma non lo sappiamo, quindi non possiamo dirlo), si è lamentato e ha definito - probabilmente il nostro intervento, con i nostri giornalisti che hanno fatto, a mio avviso, un servizio molto sobrio -, foglietti elettronici che inventano notizie a caccia di notorietà". Andiamo dall'inizio. Inaugurato il restyling di piazza Nastasi e ne ha affidato la gestione - stranamente - ad una associazione a lui vicina politicamente. Ne avremmo da dire pure qui, ma aspettiamo. "Amara Terra mia" arriverà e ne parleremo".
"Parliamo del costo di 100 mila euro iniziale e dei 186 mila euro che è il costo finale, quasi raddoppiato, giustificato dalle parole del sindaco che ha parlato di alcune perdite idriche - bada bene - scoperte sul sito. Se c'è un po' di umidità in una piazza è normale, anzi cresceranno meglio le piante! Poi, il manto erboso è stato maldestramente sostituito con dell'erba verde sintetica non in piena armonia con la bellezza del sito. Poi la presenza di un manufatto all'ingresso - che fa pugni con l'aspetto naturalistico del luogo - destinato ad un futuro ufficio informazioni - si dice. Io spero che non diventi un pub, o un chioschetto gestito dai soliti amici. Speriamo di no. Questa è una mia supposizione, spero sbagliatissima. L'ufficio informazioni c'è e non c'è, un pochino fantasma. Anzi, a dire il vero, abbiamo trovato dei ragazzi quando abbiamo fatto il servizio che fanno parte di un'associazione e li abbiamo pure intervistati".
"Installazione di giochi per bambini. Ma dove sono 'sti giochi? Si parlava di giochi fantasmagorici e invece no, richiamano i precedenti giochi senza alcun arricchimento delle dotazioni ludiche. Assenza di cartelli che indichino gli orari di apertura e chiusura a seconda dei periodi stagionali. Tanto che, nei giorni successivi, peraltro festivi, risultava inspiegabilmente chiusa".
"Facciamo il punto della situazione. Caro Pippo, avrai avuto dei bambini anche tu. Sai che la gente lavora, che i genitori lavorano, in una famiglia normale, le tasse sono alte, la crisi c'è. Quindi, se lavoro, rientro a casa alle 19 e non porto il bambino a villa Nastasi. Forse, qualche disoccupato, o qualcuno in ferie, ma in inverno le ferie sono un po' strane. Io, come chiunque altro, al parco porto i bambini alla domenica, ai festivi, quando sono libero".
"Coloro che, pur se attraverso i social e i quotidiani locali online o i 'foglietti digitali"' - è democrazia -, li hanno ingiustamente dileggiati. Io direi anche offesi. I milazzesi hanno messo in evidenza i limiti e i difetti dell'opera. Spetta ora al caro sindaco e alla sua Giunta ovviare a tali problematiche, ascoltando i suggerimenti e le critiche costruttive dei cittadini. A questo servono i servizi, a questo servono i giornalisti, a questo servono le persone normali, quelle che - come dico sempre io - vanno al bar a discutere della squadra locale ma anche di quello che si fa e non si fa. E la piazza Nastasi non è piaciuta a tutti, ma è normale. È democrazia. Quindi, io spero che nelle prossime settimane venga messo sotto i riflettori il lavoro che avete fatto a piazza Nastasi. Questo non solo da parte della nostra redazione ma anche da parte dei cittadini, che hanno il diritto-dovere di informarsi su ciò che succede e su come vengono spesi i soldini. Io pretenderei personalmente che il sindaco di Milazzo ci spiegasse esattamente, metro per metro, centesimo per centesimo, come ha speso 186 mila euro per villa Nastasi".
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