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Somministrazione farmaci scaduti Ospedale Milazzo, DG Asp Messina Cuccì: “Ci sarà ispezione e si individuerà il personale coinvolto”

La vicenda dei farmaci stupefacenti scaduti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Giuseppe Fogliani di Milazzo è finita sul tavolo della Regione sottoforma di interrogazione del parlamentare Matteo Sciotto di Sud Chiama Nord ed è sotto inchiesta come denunzia formale da parte della Direzione Medica di Presidio. Mentre il deputato ha puntualizzato fino a ieri quanto sia necessario “che si diano subito risposte chiare e che vengano intraprese azioni concrete", il General Manager dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, fa sapere oggi che: “L’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, in merito alla somministrazione di un farmaco scaduto occorso ad un paziente ricoverato nel PO di Milazzo, rappresenta che in data 17.10.2024, ha immediatamente avviato le verifiche ispettive dalle quali è risultato che il farmaco in questione, è stato effettivamente somministrato benché scaduto”.  

“Dalle indagini, inoltre, è emerso - prosegue Cuccì - che la somministrazione del farmaco scaduto è attribuibile ad un mero errore umano. Si comunica che sono in itinere le procedure di contestazione disciplinare nei confronti del personale coinvolto. La Direzione strategica aziendale si è attivata affinché vengano posti in essere maggiori e capillari controlli da parte del risk manager e del gruppo qualità, rispetto a fatti che potrebbero influenzare negativamente le attività di un’organizzazione sanitaria”.  

L’episodio ha scosso profondamente l’opinione pubblica e secondo Sciotto “evidenzia problemi gravi nella gestione della sanità siciliana, problemi che non possono più essere ignorati e sono il frutto di anni di cattiva politica”. “Questo sistema - tuona il deputato - ha progressivamente indebolito la sanità pubblica per interessi che nulla hanno a che fare con il benessere della comunità… non un terreno di dismissioni e tagli che mettono a rischio la vita dei pazienti”.

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