Villa Nastasi, uno dei luoghi simbolo della città di Milazzo, riapre dopo oltre un anno ma le condizioni in cui versa non corrispondono alle aspettative dei cittadini. E nemmeno le foto aeree che la ritraggono dall'alto appaiono espressione delle promesse progettuali. La delusione è generale.
Eppure per l'esecuzione dei lavori programmati si sono spesi migliaia di euro. 189.000 - per l'esattezza - di cui 89 mila a carico del bilancio comunale e, quindi, a spese dei cittadini milazzesi che hanno anche dovuto sopportare anche la chiusura.
Nonostante le cifre investite, le aiuole perimetrali ai lati della villa versano in stato di degrado: manca il prato e le siepi, che non sono state ripristinate.
Alberatura preesistente eliminata e mancato aumento del verde pubblico. Il prefabbricato, inoltre, non sembra amalgamarsi con la visione d'insieme ed è persino rimasto vuoto, venendo utilizzato come deposito per sedie. Nessuna traccia dei giochi per i più piccoli, né della famosa "casa dell'acqua" tanto pubblicizzata.
Simone Magistri, ex consigliere comunale, chiede spiegazioni all'amministrazione comunale e la invita a rendere conto delle attività e delle spese ai cittadini.
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