Raggiunto da una misura cautelare in carcere perché gravemente indiziato per una serie di reati che vanno dagli atti persecutori, alla violenza sessuale aggravata, fino alle lesioni personali aggravate e al furto aggravato.
Vittima la compagna, reo un 27enne egiziano raggiunto dal provvedimento del Gip del Tribunale di Messina su conforme richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.
A ricostruire l'accaduto la Sezione “Omicidi, Reati contro la persona e Reati sessuali” della Squadra Mobile di Messina, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, diretta dal Dott. Antonio D’Amato.
La Squadra Mobile ha, poi eseguito i successivi approfondimenti investigativi, che hanno permesso di individuare il presunto responsabile e di ricostruire le diverse fasi delle gravi condotte.
I fatti risalgono al mese di febbraio 2025, quando, al termine della relazione sentimentale, il ventisettenne aveva iniziato a tempestare la vittima di telefonate, per poi aggredirla fisicamente per poi costringerla, all'interno dell'abitazione, ad un rapporto sessuale.
L’uomo avrebbe costretto la donna ad una conviverenza forzata e avrebbe agito in modo vessatorio nei suoi confronti anche fuori casa.
Sulla scorta degli elementi di responsabilità raccolti dagli agenti della Polizia di Stato, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, ha richiesto un provvedimento restrittivo al Gip, che ha condiviso il quadro probatorio prospettato, adottando la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.
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